Luca Ferrari, da gennaio 2020 ambasciatore italiano a Pechino, ha raccontato a Class Cnbc la nuova ondata di pandemia e il rallentamento cinese.
“La Cina avrà un secondo trimestre pessimo e una sua paralisi, o semi paralisi, avrà conseguenze forti sulla frenata globale. Ma è anche un’economia molto flessibile, che in passato ha dimostrato di saper reagire in fretta”, ha affermato il diplomatico.
“Nonostante il primo trimestre sia stato di crescita, con il 4% circa, già marzo aveva cominciato ad andare molto male: inflazione e disoccupazione in aumento – spiega a MF l’ambasciatore Ferrari -, calo del 7-8% per produzione agricola e servizi. Questo impatta l’economia globale, poiché la Cina vale il 20% dell’economia mondiale. Quota che salirà al 30 nella prossima decade”.
“Per capire quanto rapidamente avverrà la ripresa, bisogna vedere quanto durano i lockdown che oggi bloccano l’attività economica. È un Paese con grandi cali, ma che sa anche rialzarsi molto rapidamente”.
Quale sarà l’impatto sull’interscambio con l’Italia? “Nel 2021 – spiega l’ambasciatore – siamo arrivati a oltre 16 miliardi d’euro d’esportazioni italiane verso la Cina, che è tuttora il nostro secondo mercato extraeuropeo dopo il Nord America. È una relazione molto importante. Penso che le esportazioni caleranno nel secondo trimestre: è inevitabile, anche se rappresentiamo un fornitore essenziale in settori come meccanica e lusso. Calerà anche l’export dalla Cina”.