Il caso dell’esponente di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza e dell’inchiesta “Lobby nera” che l’ha visto coinvolto è finito con l’archiviazione. Ora, qualcuno dovrebbe avere l’umiltà e la correttezza di scusarsi con Fidanza e con Fratelli d’Italia per il killeraggio mediatico di cui sono stati oggetto in questi mesi.
Fidanza e Fratelli d’Italia sono stati attaccati duramente e in maniera quasi martellante da certi giornali e da certi programmi televisivi. Una persona ed il suo partito sono stati processati e condannati mediaticamente, ancora prima della decisione del tribunale. Quest’ultimo è il luogo deputato ai processi. In questo modo si rovinano le vite delle persone.
Qui in Italia vi è un grosso problema: è una certa stampa, la quale non fa informazione ma propaganda politica. Il caso Fidanza è stato un esempio di ciò ma una cosa del genere può accadere a chiunque, anche ad una persona comune. Il problema è serio poiché vi è la dimostrazione del fatto che tanta parte della nostra stampa non sia indipendente.
Faccio un esempio al contrario: questo quotidiano, “Italia chiama Italia”, è un esempio positivo di stampa indipendente e libera. Tutti hanno spazio su questo giornale, il quale fa veramente dell’informazione in modo equilibrato e senza fare dei processi. Sia chiaro, non scrivo ciò per piaggeria (cosa che non serve) ma perché l’operato di questo giornale si vede ed è ottimo ; il suo fondatore Ricky Filosa deve esserne orgoglioso.
Al contrario, certi quotidiani e programmi televisivi noti a tutti fanno sentire una sola campana e non danno spazio a chi la pensa in modo diverso. Oltre a fare ciò, i succitati quotidiani e talk show fanno processi mediatici contro chi è ritenuto nemico. Si vedono anche quotidiani con virgolettati attribuiti a questo o a quel politico che però non hanno riscontro nella realtà e talk show televisivi nei quali vi è il “plotoncino” di politici, politologi e giornalisti che attaccano un unico interlocutore di diversa opinione. In alcuni casi, anche il conduttore (che dovrebbe essere imparziale) dà manforte al “plotoncino”. Che modo di fare informazione è questo? Questo è molto grave ed è qualcosa di estraneo ad una democrazia forte.
Una stampa libera ed indipendente fa informazione ed è garanzia per la democrazia di un Paese. La situazione della stampa italiana è disastrosa e lo dimostra il crollo delle vendite dei giornali. Gli italiani sono stufi di un simile modo di fare informazione che tale non è poiché è propaganda.
Serve una seria riflessione che porti ad una vera riforma del sistema mediatico.
Sarebbero da abolire i finanziamenti pubblici alla stampa (per slegare quest’ultima da certe logiche politiche) e lo stesso Ordine dei Giornalisti, la cui presenza è un vero e proprio anacronismo corporativistico, anche alla luce dell’evoluzione del mondo dell’informazione. Forse, così facendo, si potrebbe svecchiare il sistema e rendere la stampa veramente indipendente.