Bruno Tabacci, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e leader di Centro Democratico, ha deciso di dare il proprio simbolo al movimento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il quale è uscito dal Movimento 5 Stelle. Il suo nuovo movimento si chiama Insieme per il Futuro.
Tabacci, noto politico di scuola democristiana, concederà il suo simbolo a Di Maio, per fargli avere il gruppo parlamentare.
Ora, fa specie il fatto che un politico di punta di un movimento che si metteva ad urlare contro la “casta” oggi sia “pappa e ciccia” con un altro politico che rappresenta la “casta” per antonomasia.
Sappiamo tutti chi è Tabacci. Nella Provincia di Mantova, da dove scriviamo, è conosciuto. Nato a Quistello, in Provincia di Mantova appunto, il 27 agosto 1946, Bruno Tabacci crebbe politicamente nella Democrazia Cristiana e dopo essere stato in vari partiti, come Partito Popolare Italiano, Centro Cristiano Democratico, Unione Democratica per la Repubblica, Unione di Centro ed Alleanza per l’Italia, oggi è leader di un partitino che si chiama Centro Democratico ed è alleato del Partito Democratico, dopo avere alternato adesioni al centrodestra e al centrosinistra.
Per esempio, l’Unione Democratica per la Repubblica era di centrosinistra mentre l’Unione di Centro era (ed è) di centrodestra.
Tra il 1987 ed il 1989 fu anche presidente della Regione Lombardia. Ricoprì anche altre cariche.
Il Movimento 5 Stelle, il partito d’origine di Di Maio, si è sempre proposto contro il trasformismo. Oggi, Di Maio è alleato di uno dei politici trasformisti per antonomasia, uno dei politici che fanno parte di quel gruppo misto che criticava tanto. Lo stesso Di Maio diceva che chi lasciava il Movimento 5 Stelle avrebbe dovuto dimettersi dal Parlamento. Peccato che oggi il ministro degli Esteri stia facendo l’esatto opposto. Questo squalifica la politica agli occhi dei cittadini. Forse, da qui nasce l’astensionismo alle elezioni.