“Ogni problema ha tre soluzioni: la mia soluzione, la tua soluzione e la soluzione giusta”. (Platone)
“Pensare è una delle armi più efficaci quando si affrontano i problemi”. (Nelson Mandela)
“Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo usato quando li abbiamo creati”. (Albert Einstein)
“Quando si rimanda il raccolto, i frutti marciscono; ma quando si rimandano i problemi, essi non cessano di crescere”. (Paulo Coelho)
LO STADIO DELLA ROMA
Al di là dello scandalo per il nuovo stadio, qualcosa mi dice che il vero problema per la Roma diventerà il suo presidente, James Pallotta. Né la Roma né la sindaca Virginia Raggi sono coinvolti nel pasticciaccio della corruzione. Però, sia la Roma – lo stadio si farà o no? – e sia la Raggi – ci saranno per le conseguenze politiche? – si trovano di fronte a grandi problemi.
UN PROGETTO LACUNOSO
Sul progetto dello stadio forse in passato sono stato troppo severo. Ma mi sembra (e mi scuso per l’autocitazione) che i fatti mi abbiano dato ragione. Fin dall’origine ho sostenuto che il progetto era inquietante, era un colabrodo, faceva acqua.
ECCO PERCHÈ…
Erano numerose, e ben visibili, le assurdità. La scelta stravagante dell’area di Tor di Valle. Gli evidenti intenti speculativi, con l’inserimento delle due torri e di molto altro, che con lo stadio non aveva niente a che fare. La complicata rimozione dell’ippodromo. I numerosi problemi e pericoli ambientali. La precarietà delle infrastrutture: come arrivarci, allo stadio? L’ostilità dei grillini che governano il Comune.
PREVEDIBILI DIFFICOLTÀ
Insomma, prevedibili le difficoltà, i rinvii e le bocciature. Fino all’ultimo colpo di scena: l’indagine sugli intrighi corruttivi per “sveltire” le pratiche. Tuttavia, penso che le ansie per i tifosi della Roma a questo punto arriveranno soprattutto dal patron americano.
GLI ERRORI DI PALLOTTA
Pallotta non mi ha mai convinto: come si fa a dirigere la Roma (o qualsiasi importante squadra di calcio) da un altro continente? In questo caso, da Boston? E così si spiegano i tanti errori. La mortificazione inflitta a Francesco Totti. Le cessioni dei campioni migliori: ultimamente Mohamed Salah, adesso quasi certamente Radja Naingolan e il campionissimo Alisson.
PALLOTTA PUNTAVA SOLO AL BUSINESS
Ho sempre pensato che Pallotta fosse interessato esclusivamente al business dello stadio. E difatti ora annuncia, con drastica volgarità, di voler lasciare tutto, se lo stadio non si farà.