Una persona normale e fuori dal coro se dovesse commentare l’incredibile stallo della amministrazione comunale di Roma potrebbe sintetizzarlo in poche frasi, ovvero che ci hanno provato in tanti e hanno fallito tutti, che contro la Raggi e il M5S è in atto un evidente assedio ed una crociata mediatica assurda e preconcetta, ma che – allo stesso tempo – la sindaca e i suoi strani collaboratori sembrano fare di tutto per prestarsi alle accuse. Ancora una volta sottolineano come il M5S sembri un movimento in grado di raccogliere la protesta, ma poi sia insufficiente a governare e a dare risposte concrete.
La questione dello stadio della Roma, per esempio, è letteralmente folle: un progetto in ballo da anni che (solo ora?!) si scopre essere localizzato in un’area esondabile a lato del Tevere, mentre la Sovrintendenza dopo decenni di progressivo degrado arriva (solo ora?!) a vincolare le tribune dell’ex ippodromo, ormai cadenti, bloccando così ogni potenziale progetto. Ne esce il solito copione finale: staremo tutti fermi, nulla si farà, bla bla bla…
Ma possibile che non ci si vuole rendere conto che l’unico sistema per cercare di amministrare (forse) la Capitale è nominare un Commissario Prefettizio Straordinario non politico, un personaggio con i pieni poteri e un incarico di almeno tre anni non rinnovabili, nominando poi il suo successore sei mesi prima della sua scadenza perché ne raccolga le consegne e con impegno formale di ogni Commissario a non accettare – successivamente alla nomina – futuri incarichi politici di alcun tipo? Diamo quindi pieni poteri a chi si impegni a lavorare restando fuori dalla politica e così potrà lavorare liberamente senza dover ingraziarsi gruppi, partiti, categorie, consorterie e lobby varie che da sempre pullulano e condizionano la vita della Capitale semplicemente per applicare e far applicare la legge. Se Roma è ingestibile dal sistema politico finalmente se ne prenda atto!
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