Lo Chef stellato, Heinz Beck, parlando a Radio Cusano Campus ha raccontato il suo arrivo in Italia: “Nel libro ‘Passione Pura’ parlo delle mie scelte di vita: proprio quando volevo lasciare il mondo della cucina, è arrivata l’offerta dell’Hotel Cavalieri Waldorf di gestire il loro ristorante. Ho accettato perché volevo conoscere la cultura italiana e imparare una nuova lingua. Quando sono arrivato non conoscevo il vostro Paese. Mi ero promesso che sarei rimasto per un paio di anni e invece di anni ne sono passati 24”.
Alla domanda com’è possibile che un tedesco superi grandi chef italiani (tre stelle Michelin) Beck risponde: “Trasferendomi in un’altra realtà culinaria, ho dovuto riconsiderare il mio modo di cucinare con cui ho lavorato per 16 anni. Questo mi ha reso più sensibile verso il prossimo e verso il cambiamento”.
“Per cucinare bene bisogna seguire delle semplice regole, fra cui comprare gli alimenti giorno per giorno ed evitare così di riempire le dispense inutilmente. La grande distribuzione ha reso la qualità piuttosto discutibile mentre i mercati rionali si configurano come un luogo di riscoperta di prodotti quasi dimenticati. Il lavoro di team in cucina mi fa sentire giovane, questo perché lavoro con molti ragazzi giovani e talentuosi. Alla Pergola creiamo dei talenti che poi trovano la loro strada nel mondo”.
“Programmi come ‘Masterchef’ sono programmi fatti molto bene e io mi diverto a partecipare, non so se mi divertirei ugualmente dovendo svolgere il ruolo di giudice fisso”.
Qual è il piatto tradizionale preferito dallo Chef Beck? “La pasta con i tenerumi di mia suocera, che io chiamo mamma, è il mio piatto tradizionale preferito. Infatti mia moglie, con la quale lavoro insieme essendo lei l’amministratore delegato della società e occupandosi quindi della parte logistica, è siciliana ed è bellissima come tutte le siciliane. Quindi voliamo spesso a Palermo, sua terra natale”.