Secondo una ricerca pubblicata da ‘Ethnologue’, che è una emanazione di SIL International sono evangelici, sede a Dallas mette le cose in chiaro: l’italiano è la quarta lingua più studiata al mondo. Dopo l’inglese, lo spagnolo, il cinese. Prima del francese.
Scrive il Giornale: “Dovremmo esserne fieri. Al contrario, i governi parlano di tutto tranne che dell’unica cosa che conta, l’affare culturale: vogliono mettere a tacere l’intelligenza con il reddito di cittadinanza, dovrebbero, piuttosto, regalare una biblioteca a ogni italiano che se la merita”.
La lingua italiana è la nostra identità, il nostro petrolio. All’estero conquista sempre più appassionati, merito soprattutto dell’ottantina di Istituti Italiani di Cultura che organizzano corsi di italiano in ogni angolo del globo. La nostra lingua è un tesoro che va custodito con cura.
Sono 2 milioni e 145mila gli studenti che in 115 paesi del mondo si applicano nella nostra lingua. In Europa però non va così bene. Nel proprio menù, infatti, i programmi scolastici propongono per lo più inglese, francese, tedesco e spagnolo. Europa matrigna, anche in questo caso.