Vittorio Sgarbi, critico d’arte e deputato, nel corso di un’intervista con l’agenzia Dire nell’ambito della rubrica DIREzione Roma, ha detto: “Non farei mai il sindaco di Roma. L’assessore alla Cultura invece sì, è un ruolo che potrei accettare. Ha la responsabilità più alta di una città, ma non quella materiale che riguarda la vita dei cittadini, come ad esempio per questioni come i rifiuti o la sanità. Non c’è condizione più bella e privilegiata di quella dell’assessore alla Cultura. Non me lo chiederanno mai, ma se accadesse accetterei”.
“Per ragioni di orgoglio e ambizione – ha aggiunto Sgarbi – quello del sindaco e’ un ruolo certamente rappresentativo. Uno lo farebbe per vanita’. Ma visto che i problemi di Roma sono piu’ grandi della mia vita e del tempo che potrei dedicare alla citta’ non credo sia necessario impegnarsi in un’impresa simile. Me lo hanno chiesto ed e’ bello sentirselo chiedere, ma e’ altrettanto bello poter dire che non e’ cosa che mi riguardi”.
Da assessore, ha poi aggiunto Sgarbi in un’altra parte dell’intervista “farei una catena di mostre in dialogo con Londra, Parigi e New York. O anche mostre di archeologia formidabili, con cose che non sono mai state viste. Il vero problema di Roma, poi, e’ quello di aprire i monumenti: penso
alla basilica neopitagorica sotterranea che e’ chiusa. Ma ci sono una tale quantita’ di meraviglie sottratte”.
“Non c’e’ spazio per il contemporaneo a Roma. Non ne ha bisogno. Qualunque cosa si aggiunga in questa citta’ non puo’ migliorare né integrare quello che c’era. Roma deve essere una specie di Expo permanente della sua storia: quanto piu’ riesci a conservare e mantenere il suo passato tanto piu’ questo diventa il suo presente”.
“Se invece fai la Nuvola di Fuksas o l’Ara Pacis per adeguare al passato l’architettura del nostro tempo fai un errore di prospettiva – ha aggiunto Sgarbi – Roma non deve essere cosi’. Non ha bisogno di essere migliorata o di una Roma nuova. Ha bisogno, invece, che il suo passato sia un eterno presente. Il suo passato e’ talmente potente che noi siamo moderni se lo manteniamo”.
“Il MAXXI? Un inutile museo. Potrebbe essere in qualsiasi posto del mondo. Infatti il concorrente fiorentino del MAXXI che e’ il Pecci e’ a Prato. Perche’ deve stare tutto a Roma? il MAXXI lo fai e lo puoi mettere oltre l’Eur, se li’ immagini una nuova citta’. Il MAXXI e’ un altro fallimento, e’ un
contenitore di propaganda e di cose che sono legate al mercato dell’arte. Puoi anche fare una buona mostra ma sarebbe ‘scentrata’ e in un non luogo. Poi la qualita’ dell’architettura della Hadid puo’ essere considerata, ma non puo’ essere paragonata a Bernini e Borromini”.
UN SINDACO PER CENTRODESTRA? PORTOGHESI O RUTIGLIANO
“Chi vedo bene come sindaco di Roma per il centrodestra? Qualcuno che si muova nel mondo dell’arte, della cultura e dell’archeologia e che abbia coscienza della storia, cosa che non ha la Raggi. Forse l’architetto Paolo Portoghesi o il segretario dell’accademia di San Luca, Francesco Moschini. Oppure l’ex presidente di Italia Nostra, Oreste Rutigliano o ancora il principe Colonna. Salvini? No, e’ di Milano, lui non lo farebbe”.
RAGGI UN FANTASMA E M5S IN CONDIZIONI DISPERATE
“Raggi? Quello che penso di lei l’ho pronunciato largamente finche’ Raggi era ancora ‘viva’. C’e’ stato un momento in cui e’ sembrata esistere, in senso profondamente negativo, fino allo scontro con il suo capo di Gabinetto Rainieri, che l’ha ridotta all’angolo incrociandola in una serie di interventi di magistrati che l’hanno fatta diventare da sindaco ad imputato. La sua assoluzione ha sentenziato che non era viva: chiunque sia vivo e’ responsabile di quello che fa. Lei e’ stata ritenuta non colpevole ma irresponsabile e da quel momento ho smesso di occuparmi di lei. Mi sono occupato di lei fino a quando ha dato segni di esistenza, anche negativi ma che potevano essere criticati, ma davanti al nulla e’ inutile infierire ed insistere: Roma e’ senza amministrazione e non c’e’ una giunta Raggi. C’e’ solo un fantasma che ha annaspato fino ad inciampare in alcune vicende giudiziarie”.
“Raggi e’ inesistente mentre il Presidente dell’aula, espressione del suo stesso partito, e’ stato arrestato ed e’ decapitato- ha aggiunto- Il M5s stelle oggi versa in una condizione disperata sul piano nazionale e a Roma non perderebbe, bensi’ sparirebbe completamente. Con il 4% preso alle suppletive non esiste piu'”.
“Oggi il sindaco di Roma e’ Raffaello – ha concluso Sgarbi, riferendosi alla mostra in corso alle Scuderie del Quirinale – Questa mostra portera’ una tale quantita’ di persone in citta’ che Roma tornera’ ad essere quello che deve essere per la sua storia. Dal punto di vista della rappresentanza politica e’ piu’ sindaco Raffaello della Raggi, perche’ vede quello che Roma dovrebbe essere mentre Raggi vede quello che Roma non dovrebbe essere. Roma deve essere la sua tradizione, la sua cultura e le sue antichita’. Di interventi da fare che indichino il primato del Foro o della Domus Aurea ce ne sono, invece si e’ perso tempo con lo stadio della Roma e la negazione delle Olimpiadi. Non si capisce perche’ si e’ dovuto non competere. Una serie di errori, uno dopo l’altro, per distrazione della sostanza di Roma”.