Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, intervistato da Gigi Marzullo a ‘Sottovoce’, spiega: ”L’Italia dall’estero è considerata molto meglio rispetto a come la consideriamo noi”, c’è ”un giudizio positivo del nostro Paese, del nostro saper fare, del Made in Italy”.
”Quest’anno, fino al 31 dicembre, abbiamo l’onore di guidare il G7 e dobbiamo farlo in un momento molto complicato con due guerre alle porte, la crisi economica, quella dell’immigrazione… Ma sarà una bella sfida”.
In Italia, ha proseguito il vice premier, ”dobbiamo fare molto in economia e per risanare i conti pubblici, ma siamo sempre più protagonisti”.
“L’Italia ha avuto tante donne protagoniste” ed è ”un fatto positivo avere un premier donna”. Ciò che è importante, ha sottolineato, è che ”le donne non devono essere messe nella condizione di essere costrette a scegliere tra il lavoro e la maternità. Questo è ingiusto”. ‘Donne e uomini sono tutti uguali, le donne vanno rispettate come tutti”.
”Sono riservato, non sorrido molto, penso che forse agli altri non interessa tanto come sono, ma più quello che faccio”. Ed è su questo che ”devo cercare di migliorarmi, anche nel rapporto con gli altri”.
”Sono riservato, ma non introverso. Non sono una persona che si racconta facilmente. A volte sono serio, e questo forse è un difetto, ma sono sereno”. La vita deve essere ”presa a baci e non a schiaffi. Lo schiaffo è violenza. Il bacio è forza, libertà e amore”.
Il fascino del potere? ”Mi affascina risolvere i problemi e accettare le sfide”.
Tajani ha quindi risposto a una domanda sui ”soldi, non sono un modo per ottenere la felicità”. Il vice premier ha poi ricordato di aver rinunciato al mezzo milione di euro di buonuscita che gli spettava come commissario dell’Unione europea perché ”non era giusto, c’era una crisi galoppante” e ”gente che perdeva il posto di lavoro”.
”Ho sempre avuto la passione per la politica, che per me significa fare e credere in alcuni valori e ideali. La politica è servizio al cittadino e vuol dire essere pronti a fare rinunce, se no fai il manager o altro”.
Il contrario della politica, ha proseguito Tajani, è ”l’indifferenza, l’ignavia, non rispondere”.
Il vicepremier ritiene che ”in politica bisogna essere seri e fare il massimo per i cittadini” che ”giustamente devono essere esigenti, sono loro che mi pagano lo stipendio”.
Tajani ha quindi ricordato di non aver mai saputo per chi votava suo padre, tranne quando poi ha votato per lui, perché essendo un ufficiale dell’esercito difendeva l’essere al servizio dello Stato e non della politica.
”Di presidente di Forza Italia ce n’è stato uno solo, Berlusconi, al quale ero molto legato affettivamente”.
Berlusconi ”ha sempre dimostrato di essere un leader, ma anche un amico” ed era ”un uomo diverso da come lo disegnavano”.
Ripercorrendo due momenti tristi della sua vita, il titolare della Farnesina ha ricordato che ”quando morì mio padre si mise in ginocchio vicino alla sua base alla fine della Messa e rimase dieci minuti in preghiera”.
Anche ”quando mia mamma stava morendo lui mi chiamò. Io stavo passeggiando vicino alla clinica, ma lui mi disse di correre da lei, che anche se era in coma avrebbe ascoltato la mia voce e sarebbe stata contenta”.
Insomma, Berlusconi ”non era mai banale”, prosegue Tajani dicendo di essere rimasto ”colpito da questi gesti umani. Questi due episodi sono rimasti impressi nella mia mente come tatuaggi”.