On. Massimo Romagnoli, presidente del Movimento delle Libertà, vent’anni di carriera politica. Si ricorda ancora gli inizi?
Certamente. Era il 4 giugno del 2000, quando ho chiamato la Segreteria di Silvio Berlusconi a Viale Monza a Milano.
Vent’anni dopo, cos’ha imparato?
Che la politica non deve essere una professione, ma un periodo di vita in cui si serve il Paese e gli italiani. Si è pagati per migliorare il tenore di vita dei nostri connazionali, per risolvere i problemi di tutti e non dei singoli. Per difendere l’Italia, le nostre tradizioni, la nostra cultura; per aiutare coloro che sono in maggiore difficoltà.
Se dovesse fare un bilancio di questi vent’anni?
Bilancio positivo. Eletto consigliere Comites in Grecia; Eletto Consigliere CGIE per Turchia, Spagna, Israele e Grecia; Eletto Parlamentare alla Camera dei Deputati, nominato Presidente dell’EIM (Ente Nazionale della Montagna); nominato dal Presidente del Consiglio Presidente del CDA di due aziende di Stato; Eletto Vice Coordinatore di Forza Italia Sicilia; eletto Presidente della Confederazione degli Imprenditori Italiani i Europa.
Lei ha conosciuto il Parlamento, è stato tra i primi parlamentari eletti all’estero nel 2006. Da allora ad oggi, è cambiato qualcosa secondo lei nel modo in cui l’Italia guarda agli italiani nel mondo?
Oggi non siamo più invisibili, le nostre problematiche vengono discusse sui tavoli di più alto livello istituzionale, alla ricerca di soluzioni che tuttavia, purtroppo, non sempre arrivano; tutti i parlamentari eletti all’estero, sia di destra che di sinistra, si impegnano per portare in Parlamento i temi di maggiore interesse per gli italiani nel mondo. Certo, tra gli eletti all’estero ci sono quelli bravi, molto pochi, e quelli meno bravi, tanti.
Un messaggio agli italiani nel mondo?
Confidate nella politica, informatevi, scegliete i vostri rappresentanti con intelligenza. Pungolate sempre i parlamentari eletti all’estero, i quali sono pagati per servire, non per fare presenza.
E se potesse inviare un messaggio al Sottosegretario agli Esteri Sen. Ricardo Merlo, con delega agli italiani nel mondo, che cosa gli direbbe?
Il Sottosegretario Merlo è una persona di animo nobile, si spende con forza per le problematiche degli italiani all’estero. Dopo Mirko Tremaglia, è l’unico che conosce benissimo le nostre problematiche. E’ un italiano nel mondo, figli di emigrati, eletto all’estero ad ogni elezione dal 2006: nessuno meglio di lui può rappresentarci. Certo, posso anche non condividere le sue opinioni politiche, ma condivido il suo modo di fare e le sue strategie.
Parliamo del Movimento della Libertà, la sua creatura politica. Pensate di presentare liste MdL alle prossime selezioni dei Comites?
Certamente, il nostro primo obiettivo è proprio quello di presentare in tutta Europa le nostre liste: stiamo lavorando dallo scorso ottobre insieme al vice presidente MdL Francesco Patamia.
Quali saranno le prossime iniziative Mdl in Europa?
Incontri con gli italiani città per città, a settembre un incontro a Bruxelles con tutti i coordinatori nazionali e a dicembre una grande riunione a Francoforte.
Lei nasce berlusconiano. Lo è ancora?
Chi nasce berlusconiano muore berlusconiano. Berlusconi è stato ed è un grande statista, è una grande mente politica. A lui si deve la creazione del centro destra. E’ l’unico Presidente del Consiglio che abbia governato per 5 anni consecutivi, l’unico che ha portato risultati positivi all’Italia. Grazie al suo Governo oggi esiste il voto degli italiani all’estero. Berlusconi è il numero uno, purtroppo si circonda di persone di scarsissimo livello; si deve anche a questo il crollo di consensi di cui soffre il partito.
Oggi il centrodestra appare a trazione sovranista…
Oggi nel centrodestra manca uno statista. A mio avviso quella di Meloni e Salvini è una politica positiva: difendere i nostri valori, la nostra cultura, i nostri confini, non è forse corretto? Oppure dobbiamo fare entrare a raffica immigrati e confondere le nostre culture? Proprio quello che vorrebbe la sinistra, in stile Laura Garavini, ‘prima gli immigrati e dopo gli italiani’. No, grazie.
Salvini nei sondaggi continua a perdere terreno, pur restando il primo partito d’Italia. Ma il trend è negativo da mesi… Il Matteo padano è in difficoltà?
Salvini, Meloni e Berlusconi saranno coloro che governeranno subito dopo questa emergenza. Chi prenderà più voti, all’interno del centrodestra, farà il premier. E’ giusto che sia così. Questa di Conte e di un governo M5S-Pd è soltanto una pagliacciata.
Conte non le piace, dunque?
All’inizio gli avevo dato fiducia. Poi mi sono ricreduto. Non posso dare la mia fiducia a una persona che ha il coraggio di andare in televisione per illudere gli italiani. Conte e il suo governo hanno parlato di aiuti di Stati, di contributi a fondo perduto: dove sono questi soldi?
Questo governo durerà?
Non può durare. E mi auguro che il presidente Mattarella non si inventi una soluzione di governo tecnico, perché sarebbe inaccettabile. Continui pure a stare in silenzio, come ha fatto durante questa emergenza pandemia. Stranamente non ha mai preso una posizione dura nei confronti di un governo che illudeva il Paese e gli italiani tutti.