“O si forma un nuovo governo, il terzo, di Conte o si va alle elezioni anticipate. Non esiste un nome alternativo, né un cosiddetto governo istituzionale può sostituirlo, perché per come stanno le cose non c’è maggioranza che possa formarlo”. Il Sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo, intervistato dal quotidiano El Clarin, chiarisce ai lettori argentini la situazione sull’attuale crisi politica in corso in Italia.
Una crisi che gli italiani non hanno affatto capito, figuriamoci quanto si riesca a capire dall’estero.
Merlo, presidente del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero, manda un messaggio chiaro anche a Roma, ricordando che “il nostro gruppo di europeisti, contrari alla prospettiva di un trionfo dei sovranisti che la nostra opposizione di centrodestra nutre, è servito per raggiungere la maggioranza relativa, ma ancora non basta: stiamo lavorando, anche se speriamo che i senatori di Renzi riconsiderino e votino la fiducia a Conte”.
Merlo si riferisce al gruppo Europeisti-MAIE-CD, nato al Senato nei giorni scorsi, proprio grazie al simbolo del Movimento Associativo, e composto da una decina di senatori.
Il giornalista argentino del Clarin ricorda che Italia Viva pesa sulla carta solo per il 3% dell’elettorato, almeno a seguire i sondaggi: “Roberto Fico sta verificando se sia possibile la convivenza tra Italia Viva e gli altri partiti della maggioranza, ora stiamo parlando del programma”, spiega il Sottosegretario.
Al momento “cinque dei sei partiti della coalizione hanno detto al presidente della Repubblica che il candidato a primo ministro deve essere di nuovo Giuseppe Conte. Solo Renzi e i suoi non hanno fatto un nome”. Questo perché “si dice che Renzi abbia intenzione di cambiare la composizione del governo inserendo ministri e anche specialisti e manager nella gestione della new economy che nascerà e che permetterà all’Italia di riprendersi velocemente”.
“Prevediamo già una crescita di quasi il 5% del Pil quando parte del piano di ripresa inizierà a funzionare. Ma Renzi è il leader di uno dei partiti della coalizione, non può condizionare l’intero governo. Dovrebbe limitarsi a parlare di contenuto ma non a imporre modifiche. I nomi vengono scelti dal capo del governo in base alle sue esigenze”.
La situazione economica e sanitaria in Italia al momento è complicata, conclude il senatore Merlo, “ma insisto sul fatto che ci sono molti interessi dietro a questa crisi e alle enormi risorse inviate dall’Unione europea per affrontare la crisi causata dalla pandemia”.