Luciana Laspro, coordinatrice nazionale del MAIE in Brasile, candidata al Senato alle ultime elezioni Politiche. Qual è la situazione attuale, come procede il Movimento in terra brasiliana?
In crescita totale, come si dice qui, “de vento em popa”. E’ partito il reset del MAIE Brasile. Dobbiamo rinnovare tutto, quando dico rinnovare non é necessariamente la persona, ma sì il modo di agire di ognuno di noi. Cominciamo da zero per continuare a crescere, questo sarà il proposito del MAIE Brasile, per garantire alla comunità italiana residente in terra brasiliana l’importanza che merita.
Raccontaci le ultime iniziative messe in campo e quelle sul tavolo per il futuro…
Stiamo lavorando tanto e a breve pubblicheremo le novità con le nostre buone iniziative. Continuiamo a lavorare per difendere i diritti degli italiani all’estero, per garantire loro servizi consolari efficienti in tempi dignitosi, per promuovere la cultura italiana.
Qual è la fotografia attuale della comunità italiana in Brasile? Quali sono le principali richieste dei connazionali, quali le loro difficoltà?
Qui da sempre il tema principale è quello che riguarda i servizi consolari, quindi il rinnovo del passaporto e la lista di attesa per quanto riguarda la richiesta di cittadinanza italiana. In Brasile è in crescita e il numero di persone che chiedono il riconoscimento della cittadinanza è molto aumentato. In alcuni casi i nostri discendenti sono costretti ad attendere oltre dieci anni e questo non è accettabile.
Nel mondo sono tante le comunità italiane che lamentano servizi consolari non degni di un Paese civile quale l’Italia si vanta di essere. Ma allora anche in Brasile è così…
Sì, anche in Brasile. Tutto dipende del governo, che deve garantire risorse adeguate alla rete consolare; ma dipende anche del singolo funzionario consolare, che può fare il proprio lavoro al meglio, rispettando i nostri connazionali. Noi del MAIE Brasile abbiamo tante idee che proviamo a mettere in pratica per migliorare i servizi consolari e aspettiamo di essere ascoltati dalle autorità. Dobbiamo essere un ponte, siamo pronti ad aiutare con i rapporti tra autorità e comunità.
Cosa ti ha lasciato dentro la campagna elettorale a cui hai partecipato in occasione delle Politiche 2022, come candidata al Senato?
La voglia di essere ancora più vicina alla comunità italiana. I nostri connazionali hanno bisogno di noi e hanno bisogno di informazione: mi riferisco agli eventi, ai bandi di concorsi, informazioni su servizi consolari… Ho visto che la comunità oggi ha più voglia di partecipare alle questioni politiche e sociali e nella campagna abbiamo visto che in tanto sono pronti ad aiutare in mille maniere diverse.
Perché un italiano nel mondo, e ancora più in particolare un italiano in Brasile, dovrebbe scegliere di avvicinarsi al MAIE? Cos’ha il Movimento di diverso da tutti gli altri partiti?
Il nostro Movimento è diverso da tutti gli altri, già dall’inizio, da come è stato creato, partendo dall’associazionismo di volontariato. Noi siamo tutti italiani nel mondo e viviamo sulla nostra pelle le problematiche degli italiani all’estero. Gli altri partiti, cosa hanno fatto? Mi sembra che lavorino sempre e solo per se stessi. Un membro del MAIE, con o senza poltrona, è li, vicino alla comunità, aiutando a risolvere le diverse problematiche ogni giorno, siamo qui per aiutare sempre. Lo dice lo stesso nome: Movimento Associativo Italiani all’Estero, è stato proprio creato insieme alla comunità, non siamo un partito politico tradizionale.
Quello della politica è un mondo molto maschile, anche se qualcosa sta cambiando. Come vive una donna come te la partecipazione a un movimento politico, che tra l’altro è il più votato di sempre in Sudamerica?
Per me è un piacere essere nel MAIE e sapere che rappresento tante persone. La fiducia che la comunità italiana all’estero mi dà e mi ha dato sempre mi fa avere ancora più voglia di partecipare. Sono con il MAIE e sono sempre stata trattata con molto rispetto. Farò sempre di più per questa comunità.
Cosa diresti a quelle donne che vorrebbero impegnarsi di più nel campo della politica ma che per un motivo o per un altro non riescono a trovare spazi?
Il mio consiglio è: provate, venite, partecipate. C’è spazio per tutti, c’è tanto da fare. Noi donne siamo forti, possiamo far tante cose allo stesso tempo e abbiamo anche un modo diverso di pensare. Avanti, c’è bisogno di un maggior numero di donne anche in politica.
E i giovani? Come li conquistiamo?
I giovani hanno bisogno di esperienze, vogliono e devono studiare molto e noi possiamo fare scambi con università in Italia. I giovani vogliono conquistare il mondo, dobbiamo aprire spazio a loro: sono pieni di idee e dobbiamo dimostrare che siamo pronti a farli sentire protagonisti del cambiamento, in meglio, di tutto ciò che all’estero ancora non funziona. E dobbiamo creare maggiori incentivi per coinvolgerli ancora di più: musica, arte, cultura, tecnologia, reti sociali. Uomo o donna, giovane o anziano, povero o ricco, non importa: fai sempre del tuo meglio e i risultati arriveranno. Ringrazio ItaliaChiamaItalia per questa bella opportunità, quella di poter parlare degli italiani in Brasile e anche di me stessa sulle pagine di questo importante giornale.
Luciana Laspro
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