Dopo oltre due mesi dall’inizio del lockdown, oggi 18 maggio si riparte. Proprio ieri, il Presidente del Consiglio dei Ministri Conte ha emanato il DPCM che autorizza l’apertura di tutti gli esercizi commerciali nel rispetto delle misure di sicurezza. Abbiamo chiesto a Francesco Patamia, Vice Presidente del Movimento delle Libertà, di commentare questo provvedimento.
Da politico ed imprenditore, cosa ne pensa Francesco Patamia del provvedimento firmato ieri?
Il Decreto del 17 maggio 2020, insieme agli altri provvedimenti recentemente firmati confermano ciò che dico da tempo: il Governo Conte non è stato in grado di gestire questa emergenza sanitaria e non ha idea di come programmare la ripartenza.
Lei da imprenditore come si sta muovendo per curare le sue aziende?
Da oggi, ogni imprenditore si troverà a curare, permettetemi la metafora sanitaria, le ferite che la cattiva amministrazione ha provocato alle aziende. Lo Stato ci invita a riaprire, ad alzare le serrande e ad accogliere i clienti col sorriso sulle labbra. Ma io mi chiedo: “Come?”. Caro Stato, i business plan che avevamo redatto sono saltati, le proiezioni di guadagno sballate ed in più per poter riaprire dobbiamo affrontare costi non preventivati.
Il contingentamento della clientela, le lastre di plexiglass al bancone, la necessità di sanificare continuamente gli ambienti. Caro Stato, non ci sono più soldi e quelli che il Governo ha promesso da mesi ancora non sono arrivati. Il rischio è chiudere, mandare a casa delle madri e dei padri di famiglia, soffocati da una burocrazia lenta e da un Governo che ha fatto della retorica uno strumento di ipnosi di massa. Ovviamente voglio rassicurare i miei dipendenti che, da parte mia, farò di tutto perché nessuno rimanga indietro.
Cosa ci dice degli aiuti alle famiglie?
Posso sintetizzare il mio commento in una parola: ridicoli. Il Governo Conte pensa davvero che i 600 euro\mensili di bonus babysitter possano essere sufficienti per sgravare le famiglie dal peso della crisi? Abbiamo tutti bisogno di normalità, i bambini così come le mamme e i papà. Vi parlo da genitore e da politico.
È ridicolo dare dei soldi per assumere una babysitter quando le uniche persone che si possono frequentare sono i congiunti. È ridicolo pensare di stipendiare i nonni per badare ai più piccoli. È ridicolo, e rischioso, chiedere ai nonni di esporsi al pericolo di contrarre il virus per stare dietro ai propri nipoti. Insomma è il cane che si morde la coda.
Voglio concludere questa intervista con un pensiero ad una categoria che è a me molto cara e che ho incluso tra i punti del mio programma politico: le mamme. È trascorsa da poco la Festa della mamma e voglio pensare a loro in questa crisi. Oggi entrambi i genitori lavorano e contribuiscono al ménage familiare. Di fatto però, l’assoluta carenza di misure ad hoc ha costretto le molte donne lavoratrici a rimanere a casa e scegliere, ancora una volta, nel 2020, tra famiglia e realizzazione personale.