ItaliaChiamaItalia ha raggiunto telefonicamente Francesco Patamia, Vicepresidente del Movimento delle Libertà, per affrontare con lui il tema del post coronavirus: “La ripresa economica dell’Europa dipende dai gesti quotidiani di ognuno di noi. Non bisogna perdersi d’animo, ma fare della solidarietà la chiave per ripartire, tutti insieme”
Patamia, lei è un imprenditore e un politico: come pensa che dovrebbe operare la ripresa economica in Italia?
L’impegno politico non può essere disgiunto dall’impegno per il sociale e per le comunità di cui facciamo parte. Occuparsi di politica significa svolgere una missione nobile a beneficio della pólis (πόλις). Occorre mettersi al servizio della propria città e all’ascolto dei concittadini. È per questo che, durante il lungo fine settimana prima del fatidico 4 maggio, ho deciso di contattare l’Ordine dei Cavalieri Templari di cui faccio da tempo parte e dare la propria disponibilità per una serie di iniziative a favore dei più bisognosi.
Bene. Che iniziative avete in programma di realizzare?
Insieme al Presidente Maestro Cav. Edellio e al Fratello Cav. Gabriele, ho avuto l’onore di partecipare al servizio di consegna della spesa in favore di anziani, indigenti e di famiglie numerose che, a causa della crisi economica determinata dal COVID-19 si trovano in grave difficoltà. Ho deciso di fare questo nella provincia di Milano, tra le più colpite dal virus. Era un atto dovuto per una città che mi ha accolto quando non avevo niente e a cui devo il mio successo imprenditoriale.
Dobbiamo restituire quello che la vita ci dà. Non è così?
Credo che ci sia un filo conduttore che lega tutta la nostra vita. Incontrare queste persone è stata un’esperienza importante. Ho avuto la possibilità di ascoltare le loro storie, le loro difficoltà e le loro speranze. L’ho fatto seguendo lo spirito cristiano su cui ho deciso di fondare la mia vita. La tutela della famiglia come nucleo essenziale della società e la cura del prossimo sono valori che applico alla mia vita personale così come alla vita professionale e politica. Mi sento fortunato per quello che ho e in dovere di contribuire perché possiamo tornare, tutti, il prima possibile, alla normalità delle nostre vite.