Raggiungiamo telefonicamente Massimo Romagnoli mentre da Atene sta salendo su un volo diretto a Roma, “dove resterò due giorni per partecipare ad alcuni importanti incontri istituzionali”; da lì, salirà su altro aereo per andare a Barcellona, dove lo aspettano alcuni rappresentanti della comunità italiana “per studiare come affrontare nel modo migliore il tema dei servizi consolari che purtroppo ancora non funzionano come dovrebbero”.
Onorevole, ma lei è sempre in giro, non si ferma mai. Dove trova tutta questa forza?
Dall’entusiasmo che ho nei confronti della vita.
E della politica?
Anche. Per me la politica è passione. E’ sempre stato così, fin da quando ero ragazzo.
Poi però è cresciuto e in Parlamento ci è arrivato davvero…
Sì, tutti i passi fatti nella vita alla fine mi hanno portato lì.
Oggi è coordinatore del MAIE Europa… Un bel mal di pancia, no?
Una grande responsabilità, per me, ma anche una grande opportunità, quella di lavorare per gli italiani residenti in Europa insieme a un movimento, il MAIE appunto, che va oltre le ideologie e le divisioni di partito e lavora unito per difendere i diritti degli italiani di tutto il mondo. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.
Addirittura? Perché?
Perché degli italiani nel mondo in Italia se ne fregano tutti. Non è ancora chiaro questo, forse? Dove sono i partiti romani quando si tratta di italiani all’estero? Vengono fuori solo nel momento delle elezioni, per fare promesse che sanno di non poter mantenere. No, grazie. Molto meglio partecipare al rafforzamento di un progetto che ha come propria priorità l’interesse dei nostri fratelli italiani oltre confine.
Come intende muoversi in Europa, ora che ha avuto ufficialmente la nomina?
Abbiamo inaugurato il nuovo corso con un grande congresso a Bruxelles, un evento che ha visto arrivare da tutta l’Europa oltre duecento invitati tra membri delle istituzioni – Comites e CGIE -, rappresentanti delle associazioni, dei patronati, della rete delle Camere di commercio italiane nel mondo. E poi grandi imprenditori e personaggi di spicco legati al mondo dello sport, della cultura, dello spettacolo. Come MAIE vogliamo giocare un ruolo da protagonisti anche qui: esistono tutte le condizioni per portare avanti un ottimo lavoro.
Priorità?
Servizi consolari degni di un Paese civile come l’Italia, promozione della cultura e dunque fondi da destinare agli enti gestori, la questione Imu sulla prima e unica casa in Italia. Quest’ultimo tema interessa soprattutto proprio gli italiani in Europa: faremo di tutto per poter eliminare per sempre questa iniqua tassa.
Come MAIE presenterete una lista alle Europee 2024?
Stiamo valutando. E’ probabile. Vedremo. Stiamo portando avanti anche colloqui bilaterali con diverse forze politiche. Questa è una partita che sta giocando in prima linea il nostro presidente, Ricardo Merlo. Quando arriverà il momento, scopriremo le carte.