Segretario, può spiegarci meglio cosa state facendo per raggiungere l’obiettivo? Preparerete una proposta di legge popolare? Quali sono i tempi, chi ci sta lavorando? E come va la raccolta firme presso le sedi MAIE?
Era un progetto su cui lavoravo da tempo e che ora, grazie alla struttura organizzativa del MAIE, può diventare realtà. L’apertura delle sedi periferiche MAIE in Belgio, Francia, Germania e Svizzera e la nomina di coordinatori territoriali ha consentito di creare una rete attorno alla quale numerosi italiani stanno convergendo e ai quali il MAIE vuole offrire servizi di qualità. Primo fra tutti, la possibilità di presentare proposte legislative di iniziativa popolare così come previsto dall’art. 71 c.2 della Costituzione Italiana e dalla legge 25 maggio 1970 n. 352.
Per la redazione del progetto di iniziativa legislativa, il MAIE si è avvalso di giuristi costituzionalisti e di esperti nel settore tributario fiscale.
Inoltre, in ciascuna sede, il MAIE ha attivato uno sportello per la raccolta delle 50.000 firme necessarie alla presentazione alle Camere ed ha assicurato la presenza di un notaio per l’autenticazione delle stesse.
La raccolta delle firme sta procedendo, ma abbiamo già pianificato una serie di eventi per ampliare il bacino di utenza.