“Un successo per noi italiani”: così Francesco Patamia, Segretario MAIE Europa, ha commentato il risultato dei lavori del Consiglio Europeo del 17 – 21 luglio.
Francesco Patamia, dal suo ufficio di Bruxelles, ha seguito da vicino le trattative ed è sicuro che le decisioni prese siano di portata storica.
ItaliaChiamaItalia l’ha intervistato per capirne di più.
Segretario MAIE, qual è il suo giudizio complessivo sull’accordo appena concluso?
Ritengo che l’Europa sia stata all’altezza della sua storia. Una situazione eccezionale richiede misure eccezionali. E così, per la prima volta, è stato approvato un ambizioso programma di rilancio finanziandolo tramite l’emissione di titoli di Stato autenticamente europei. Abbiamo abbandonato le logiche del passato, legate a logiche di austerity, che si sono rivelate inadeguate, finendo per incidere negativamente sul tessuto sociale ed imprenditoriale-produttivo.
Se dovesse sintetizzare in parole chiave gli obiettivi del Recovery Fund e degli altri strumenti di risposta alla crisi Covid-19, quali utilizzerebbe?
Il sistema complesso e coraggioso che ne è derivato è orientato alla crescita economica e allo sviluppo sostenibile, in particolare nel segno della digitalizzazione e della transizione ecologica.
Parlando di numeri, qual è l’ammontare complessivo del capitale investito dall’Unione Europea? E di cosa beneficerà l’Italia?
Il volume complessivo del programma Next Generation EU è pari a 750 miliardi di euro, davvero qualcosa di mai visto prima. L’Italia ottiene un esito persino migliore rispetto all’iniziale proposta avanzata dalla Commissione europea: infatti, riceverà 209 miliardi di euro, il 28% delle risorse totali previste da Next Generation EU. Più specificatamente, l’Italia riceverà 81 miliardi in grants e 127 miliardi di euro in prestiti disponibili.
Da imprenditore, desidererei spendere alcune parole anche a favore di due strumenti non sufficientemente conosciuti ma di grande impatto per la ripartenza dell’economia italiana. Il primo è “InvestEU” che sosterrà gli investimenti privati con una dotazione complessiva pari a 8,4 miliardi di euro. Il secondo è “ReactEU” che, mettendo a disposizione 47,5 miliardi di euro, permetterà di proseguire gli interventi anti-Covid a favore del sistema sanitario e a sostegno del reddito dei lavoratori e della liquidità delle imprese.
Le imprese e il lavoro sono due temi che le sono molto a cuore. Da Segretario MAIE Europa, cosa farà?
Sicuramente si, purtroppo ho vissuto in prima persona le conseguenze della crisi economica legata alla pandemie. Molte attività che avevo in Italia hanno chiuso e con dolore ho dovuto dire a padri e madri di famiglia di non poter più pagare loro lo stipendio. So come ci si sente quando non si ha più nulla.
I tanti sacrifici che ho fatto nella mia vita mi hanno portato dove sono e oggi, più che mai, come Segretario MAIE Europa, desidero restituire quello che la vita mi ha donato, esercitando le mie funzioni a servizio dei miei connazionali all’estero. Le attività che ho in programma sono numerose e sono state calendarizzate seguendo un unico criterio: l’ascolto delle istanze che provengono dal basso.
Regolarmente mi rapporterò con il Governo italiano ed in particolare con il Ministero degli Esteri per portare all’attenzione delle istituzioni le problematiche che vivono quotidianamente gli italiani all’estero. Inoltre, tramite il Sen. Merlo, Sottosegretario agli Esteri e Presidente del MAIE, depositerò, quando e se necessario, interrogazioni parlamentari volte ad avere risposte concrete e celeri dall’Esecutivo. I presupposti per ripartire ci sono tutti, ora mettiamoci la buona volontà.