“E’ una totale follia che una persona debba pagare per ottenere un turno in consolato per la cittadinanza italiana, che è gratis. E’ qualcosa di inaccettabile a cui metteremo fine”. Sono parole del Sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, pronunciate durante un’intervista al Clarin, tra le testate più diffuse in Argentina.
Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE, dichiara guerra alla cosiddetta “mafia dei turni”. Certi individui, infatti, dietro un pagamento che di solito si aggira intorno ai 300 dollari, riescono ad ottenere, attraverso operazioni di hackeraggio online, un appuntamento in consolato in pochi giorni, mentre la stragrande maggioranza di discendenti di italiani deve aspettare mesi per potere accedere a un turno. Questo accade in Argentina, Brasile, ma anche in altri Paesi: “A Londra abbiamo problemi simili”, sottolinea il Sottosegretario agli Esteri con delega agli Italiani nel mondo.
Soluzioni? “C’è bisogno di tempo, dobbiamo cominciare a implementare sistemi alternativi, che blocchino coloro che si approfittano di questa situazione”.
“Implementeremo un sistema di videochiamata”, annuncia l’esponente del governo italiano, “in modo tale che chi fa la gestione online per ottenere un turno dovrà farlo personalmente”. Insomma, dovrà – letteralmente – metterci la faccia. La sperimentazione di questo sistema inizierà a San Paolo, Brasile: “Se funziona, lo utilizzeremo anche in altre circoscrizioni consolari. Non in tutte, nelle più critiche”.
Merlo nell’intervista al Clarin spiega che le richieste di cittadinanza e di rinnovo passaporto sono “moltissime, quasi infinite. A Buenos Aires rinnovare il passaporto è molto più semplice, ma con il tema della cittadinanza le difficoltà sono maggiori. Lo stesso accade in altre città”.
Proprio con l’obiettivo di migliorare i servizi consolari “quest’anno aumenteremo il numero di contrattisti nei consolati italiani nel mondo, nel 2019 ci saranno più contrattisti e più impiegati di ruolo”, assicura il Sottosegretario Merlo, che poi prosegue: “Siamo al governo da quattro o cinque mesi”, “negli ultimi dieci anni governi di ogni colore hanno portato avanti una politica di tagli pesantissimi in tema di rete consolare”. E’ evidente anche a un bambino che la drastica situazione di oggi si deve alle pessime scelte politiche del passato. “Negli ultimi dieci anni – fa sapere Merlo – è diminuito il numero degli impiegati nei consolati, in tutto il mondo; ma allo stesso tempo il numero degli italiani all’estero è cresciuto di circa due milioni”.
L’attuale governo, da quando si è insediato, si sta sforzando di portare avanti “il cambiamento”: hanno già riaperto diverse sedi diplomatiche-consolari che erano state chiuse negli scorsi anni e si annunciano altre riaperture in tutto il mondo. Certo, si riparte da sottozero, dopo la distruzione del Sistema Italia oltre confine portata avanti dai precedenti esecutivi. E’ vero, la sfida è enorme. Ma va vinta per il bene dei nostri italiani nel mondo, per l’immagine dell’Italia all’estero.