Nato il governo Draghi dopo il fallimento del Conte ter, cosa faranno gli ‘Europeisti’, il gruppo dei ‘responsabili contiani’ del Senato? Andrea Causin, vicepresidente della formazione politica d’ispirazione centrista che ha come punto di riferimento l’ex premier, ferma a dieci componenti, spiega all’Adnkronos: ”In questo momento pensiamo a far funzionare il nostro gruppo, ci stiamo concentrando sull’organizzazione dell’attività parlamentare, valutiamo i provvedimenti che il governo proporrà. Sui giornali leggiamo di Conte che ‘si prende’ i Cinque stelle, ma io, personalmente, ancora non ho parlato con lui e comunque sono scelte che spettano solo a Conte. E poi io non sono abituato a commentare indiscrezioni giornalistiche…”.
Siete stati sedotti e abbandonati da Conte, ora che fate? Si parla con insistenza di un nuovo progetto politico centrista, una sorta di Margherita 2.0, che coinvolge i ‘totiani’ di ‘Cambiamo’, ‘Azione’ di Calenda, pezzi di Fi e Iv di Matteo Renzi, e va oltre il perimetro di centro-destra e centro-sinistra…
”Lo ripeto, gli ‘Europeisti’ – spiega Causin – guardano ora alle cose da fare, ma penso che un progetto del genere vede coinvolte tante, troppe, persone che vogliono competere nello stesso spazio politico e hanno le medesime ambizioni, ovvero puntano tutti ad essere leader… Tra queste persone, però, non c’è nessuno che abbia una popolarità tale da essere trainante. E poi voglio ricordare a tutti, da Calenda a Renzi, che hanno avuto grandi opportunità ma di fronte a queste grandi opportunità rappresentano progetti residuali che non vanno oltre il 3%. E, di solito, 3 più 3, più 3 non fa nove in politica, ma 5 o 4…”.
”Per me Conte – assicura l’ex azzurro Causin – resta una delle leadership più positive per quello che ha fatto, per il rapporto instaurato con l’Europa, per la capacità dimostrata, visto che è riuscito a portare a casa partite politiche importanti. Inoltre, particolare non da poco, Conte ha un dato di popolarità positiva e trasversale, che non appartiene solo all’ambito politico del Pd, di Leu e dei Cinque stelle…”.
Causin è convinto che ora c’è ”solo una calma apparente, ma nei prossimi mesi prevedo una grande mobilità parlamentare perchè le differenze e le criticità all’interno dei partiti emergeranno sempre di più e con maggior forza”.