Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, in un’intervista ad Avvenire spiega: “È tecnicamente impossibile in questo momento cambiare governo e premier. Perdere anche una settimana nella gestione della fase 2 dell’epidemia, che già fa acqua da tutte le parti, condannerebbe il Paese sotto il profilo economico, sanitario, sociale. L’opposizione deve lavorare per correggere gli errori più gravi e portare nel Palazzo la voce dell’Italia che vuole farcela”.
In merito alla mozione di sfiducia presentata dal centrodestra nei confronti del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, Carfagna aggiunge: “Bonafede avrebbe dovuto andarsene sua sponte. C’è il sospetto che i boss abbiano usato le rivolte nelle carceri per indurre l’amministrazione penitenziaria a rimandarli a casa. Non è cosa da poco. Ed è un macigno su un ministro che ha strangolato i diritti dei cittadini comuni con le sue riforme da Robespierre, a cominciare dalla prescrizione. Fine processo mai per la gente normale, tutti a casa per i boss? È una vergogna”.
Sul tema delle regolarizzazioni, la presidente di ‘Voce libera’ ribadisce: “Ho segnalato con forza il tema delle badanti e delle colf, unico presidio rimasto a decine di migliaia di famiglie dopo la tempesta Covid. Una regolarizzazione sul modello di quella che facemmo nel 2009, con Berlusconi premier e Maroni al Viminale, sarebbe urgente e utilissima. Il ministro Bellanova ha il grave torto di non aver ascoltato le associazioni agricole un mese fa, quando tutta Europa si è organizzata per l’assunzione di braccianti. Il M5S però fa di peggio: in questa situazione il dovere di una forza di governo è collaborare alle soluzioni, non di imbastire polemiche giudicate ‘popolari’ per risalire nei sondaggi. È un’idea bambinesca della politica, moralmente inaccettabile davanti a una crisi come questa”.