Forza Italia nella maggioranza di governo? Silvio Berlusconi, in una intervista al Giornale, dichiara: “Sempre, che fossimo al governo o all’opposizione, abbiamo messo l’interesse del Paese prima delle convenienze di partito”, “è ora di lavorare, non di alimentare polemiche, perché il Paese non può aspettare”.
“Abbiamo detto una cosa molto chiara e molto semplice – prosegue il presidente azzurro -. Siamo disposti a lavorare per l’Italia, non certo per sostenere un governo o una maggioranza con cui siamo incompatibili. Noi siamo parte del centrodestra, anzi, siamo il centrodestra, che senza di noi sarebbe solo una destra estrema, che forse prenderebbe molti voti ma che non potrebbe mai governare. È quello che accade in tutt’Europa, penso per esempio alla signora Le Pen in Francia”.
Quindi nessuna possibilità di una maggioranza diversa, con il sostegno di Forza Italia? Ogni tanto si parla di un governo Draghi…
“Sono tutte fantasie”. “Siamo pronti a votare lo scostamento di bilancio, come già abbiamo fatto in passato, a condizione che si passi dalla consultazione solo formale dell’opposizione, come è avvenuto finora, ad un’autentica condivisione di alcuni obbiettivi dei quali il Paese ha davvero bisogno. Ho preso atto con favore della disponibilità del ministro Gualtieri: ora si tratta di tramutare la disponibilità in fatti concreti. Su questo mi confronterò a breve con Matteo Salvini e Giorgia Meloni”, “per alcune categorie del lavoro autonomo sono stati assunti provvedimenti limitati – i famosi 600 euro – che non bastano per sopravvivere e tanto meno le mettono in condizione di provare a ripartire. Altri, per esempio i 2 milioni di liberi professionisti iscritti alle casse previdenziali private e alla gestione separata Inps, sono rimasti esclusi anche da quei modesti aiuti e non hanno ricevuto proprio nulla. E poi dobbiamo trovare il modo di occuparci anche di una realtà che non mi piace ma che esiste: il lavoro nero, sul quale molte famiglie si basavano per sopravvivere. Non possiamo lasciarle alla fame”.
Berlusconi commenta l’idea di una federazione di centrodestra, lanciata da Salvini, cominciando dalla fusione dei gruppi parlamentari: “Non è esattamente così. Ne ho parlato a lungo con Matteo – precisa -. L’idea è semplicemente quella di lavorare insieme fin da adesso, con i nostri parlamentari e i nostri esperti, ad un progetto comune per l’Italia in vista delle prossime elezioni politiche; il resto sono interpretazioni giornalistiche, non abbiamo mai preso in considerazione per esempio l’idea di una fusione dei gruppi. Non servirebbe e non sarebbe utile a nessuno”.
Quindi precisa che “non c’è mai stata nessuna polemica. Siamo alleati, non siamo lo stesso partito, questo significa che non abbiamo sempre le stesse idee e lo stesso linguaggio. Io sono orgoglioso della funzione di Forza Italia che è insostituibile e deve tomare ad essere il partito guida della coalizione. Ma senza nessuna polemica con i nostri alleati, dobbiamo crescere tutti per vincere insieme. Ora però vorrei davvero tornare a parlare delle cose da fare, delle cose concrete, che sono quelle che mi interessano di più”.
Interrogato su un suo possibile nome per il Quirinale: “Lei pensa davvero che gli italiani ora si preoccupino di questo? Io sto lavorando a tutt’altro e comunque non ho questa ambizione: del resto il Quirinale oggi è autorevolmente occupato e lo rimarrà ancora a lungo. Mi sembra del tutto inopportuno occuparsene ora”.