Una forza prima di tutto culturale e poi politica; un movimento liquido, orizzontale, non un fossile di partito; un progetto costruito sulle basi dell’associazionismo di volontariato cattolico e dunque su passione, entusiasmo, voglia di dedicare il proprio tempo agli altri.
Questo e molto altro è il Movimento Associativo Italiani all’Estero, un punto di riferimento per tutti gli italiani nel mondo, l’unica forza politica oltre confine che è riuscita ad arrivare a far parte del governo italiano, con il suo fondatore e presidente – Ricardo Merlo – che ha ricoperto il ruolo di Sottosegretario agli Esteri in ben due governi diversi.
Siamo una forza prima di tutto culturale, e poi sociale e politica, che ha come unico obiettivo la difesa dei diritti degli italiani all’estero e la promozione di tutto ciò che è Sistema Italia oltre confine. E che riconosce nelle comunità italiane nel mondo un valore enorme.
Pensate alle potenzialità economiche che rappresentano oltre 60 milioni di persone, tra italiani all’estero e italo-discendenti, a livello di promozione culturale, per esempio, oppure legata a tutto ciò che è made in Italy, dall’enogastronomia alla moda alla tecnologia alla cucina italiana.
Come MAIE puntiamo anche a sviluppare e sostenere nel mondo giusto tutto questo; lo facciamo con il nostro lavoro quotidiano sul territorio ma soprattutto nelle istituzioni italiane, dunque nei Comites, nel Consiglio Generale degli italiani all’estero, in Parlamento.
No, come italiano nel mondo non ho dubbio alcuno: per noi che viviamo lontano dallo Stivale il MAIE è l’unica vera alternativa possibile alle promesse non mantenute dei soliti noti, che una volta eletti spariscono per poi tornare a farsi vedere quando c’è da chiedere i voti; alle nefaste scelte dei partiti tradizionali che negli anni non hanno fatto altro che maciullare la rete consolare, tagliare fondi a tutti i capitoli dell’emigrazione e massacrare gli italiani nel mondo con nuove tasse, sempre più pesanti.
Basta. E’ ora di rimboccarci tutti insieme le maniche. La cattiva politica si batte con la buona politica, quella che cerchiamo di portare avanti tutti noi del Movimento, con il nostro lavoro sul territorio, con la nostra più totale disponibilità nei confronti dei connazionali, pronto ad assisterli quando ce n’è bisogno, guardando soprattutto ai più deboli e bisognosi.
Con i pochi fondi a disposizione organizziamo congressi e incontri in tutto il mondo, iniziative culturali e ricche di italianità. Non è da tutti: che fanno i partiti, con i tanti fondi – loro sì – che hanno a disposizione? Quanto del loro budget totale viene destinato all’universo degli italiani all’estero? Zero. Al contrario, il MAIE dedica agli italiani nel mondo il cento per cento delle proprie (poche) risorse. E’ una bella differenza.
Mancano ancora quattro anni alle prossime elezioni politiche in Italia; la maggioranza al momento appare solida, nonostante fisiologiche differenze al proprio interno. Non vediamo grandi scossoni all’orizzonte per questo governo. Quattro anni non sono affatto pochi, ma è un tempo che in politica potrebbe essere brevissimo.
Non dimentichiamo poi la sfida delle Europee 2024: gli italiani residenti nel Vecchio Continente voteranno in occasione di quelle elezioni. Come MAIE, grazie all’instancabile e prezioso lavoro del coordinatore MAIE Europa Massimo Romagnoli e alla presenza di coordinatori MAIE nei principali Paesi europei, ci faremo sicuramente trovare pronti.
Viviamo nel presente, guardando al futuro. Come MAIE proseguiremo nel nostro percorso di costruzione di un network forte e preparato, in grado di dare risposte alle comunità italiane.
Ciò che chiediamo ai connazionali è di seguirci: osservateci nel nostro lavoro, contattateci pure se volete, fatelo attraverso i nostri canali social o i nostri siti web. Metteteci alla prova. Siamo qui per fare in modo di farvi sentire meno soli e meno lontani dall’Italia. Magari, chissà, potreste appassionarvi anche voi al progetto e potremmo continuare a crescere insieme. Sareste i benvenuti.
*Vicepresidente MAIE