Alla luce di quanto è accaduto in questi giorni, ci si deve chiedere se il leader di Forza Italia, il senatore Silvio Berlusconi, abbia agito per impulso o se abbia fatto ciò che ha fatto con un piano prestabilito.
Ci sono alcuni che dicono che Berlusconi “non ci stia con la testa”, ma altri affermano che egli abbia agito secondo un suo piano per impedire alla leader di Fratelli d’Italia, la presidente Giorgia Meloni, di fare il Governo.
Certamente, in questi giorni il Cavaliere si è fatto sentire. Prima ha scritto e messo in favore di telecamera dei foglietti con aggettivi poco carini verso la leader di Fratelli d’Italia, per il fatto che ella non abbia voluto mettere la senatrice Licia Ronzulli al Governo; poi ha stretto un accordo con la medesima leader di Fratelli d’Italia per il Governo e subito dopo ha disatteso l’accordo.
Oltre a ciò, ha affermato di aver riallacciato i rapporti con il presidente russo Vladimir Putin, il quale gli avrebbe mandato delle bottiglie di vodka.
Questo ha esposto la presidente Meloni ad attacchi. Adesso sembra che l’uomo di Arcore abbia accettato di fare il Governo con Giorgia Meloni.
Personalmente, sono tra quelli che pensano che Berlusconi non abbia agito d’impulso e che abbia avuto in mente ciò che stava facendo.
Berlusconi è sempre stato il primo in molte cose. Nella vita, come in politica, spesso è stato un vincente. Purtroppo, ha un difetto: il narcisismo. E’ arrivato ad un punto in cui si è fatto prendere dal troppo narcisismo e ha cominciato a fare azioni politicamente sbagliate, che hanno portato il suo partito, Forza Italia, al declino.
Nonostante ciò, egli continua ad essere narcisista e in cuor suo vuole fare ancora il “one man band” senza avere più i titoli per farlo. Si può essere “one man band” o “primo azionista di un Governo” se il proprio partito ha il 30 o il 40% di consensi e non l’8% che Forza Italia ha attualmente.
Berlusconi voleva far vedere che con il suo 8% di consensi poteva ancora decidere per gli altri. Potrebbe aver capito che non è così e quanto accaduto all’elezione del presidente del Senato potrebbe esserne stato il segnale?
Comunque, fino all’ultimo Berlusconi potrebbe decidere di “rovesciare il tavolo”, di mandare a casa un Governo frutto di elezioni e di favorire la formazione di esecutivi sostenuti da maggioranze abborracciate e nate da alchimie di palazzo. Tutto ciò è molto triste, poiché un uomo che è stato grande per tanti anni (e che anch’io ho sostenuto) rischia di gettare alle ortiche tutto il lavoro fatto per far tornare il centrodestra al governo, per una questione personale. Speriamo che questa storia sia finita con la nascita del nuovo esecutivo.