“Meno emotività e più sostanza”. Il Presidente della Dante Alighieri Riccardi e il Segretario Generale Masi oggi in audizione informale presso la Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati
Un’audizione informale del Presidente della Società Dante Alighieri Andrea Riccardi e il Segretario Generale Alessandro Masi si è tenuta oggi, 12 giugno, presso la Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati. La Commissione, presieduta dall’on. Marta Grande (M5S), ha chiesto approfondimenti sulle attività del 2018 della Dante Alighieri che hanno esteso il dibattito alle diverse forze politiche, in particolare: Mirella Emiliozzi (M5S), Simone Billi e Vito Comencini (Lega), Ivan Scalfarotto e Lia Quartapelle (PD).
Dall’audizione è emersa una visuale comune e condivisa sull’opportunità di rafforzare le “sinergie” tra gli enti istituzionali coinvolti nella promozione dell’Italia nel mondo e la Società Dante Alighieri, che tra le sue attività ha in corso l’ampliamento della rete e dei servizi delle sedi nel mondo, aumentando anche le scuole di lingua italiana. La lingua italiana sempre più richiesta pone anche la necessità di formare gli insegnanti di italiano. Un’importante azione di sistema, anche per le recenti contrazioni del sostegno pubblico ai lettorati di italiano.
“Allargare lo spazio dell’Italsimpatia – ha dichiarato il Presidente Riccardi – è anche un fatto di sinergia con gli Istituti Italiani di Cultura e con gli enti gestori della rete della Farnesina. Con l’idea di coprire tutte le aree di espressione ed eccellenza del Sistema Italia, la Dante ha anche avviato nuove collaborazioni con il MISE e sta lavorando ad accordi con la Confindustria per sostenere le PMI italiane nel mondo”.
Le azioni promozionali sono sostenute dai governi nazionali, per esempio in Francia o nel Regno Unito, con notevoli risorse. L’Italia, dove è più recente l’attenzione alla promozione integrata di lingua e cultura come vettori di italianità positiva, deve puntare prima di tutto sulle sinergie. In merito, il Presidente Riccardi ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di collaborazione anche tra le istituzioni che appartengono allo Stato e i nostri Comitati, che nascono dalla base. Sono approcci diversi, ma anche una ricchezza utile ad aggiornare l’immagine di estroversione dell’Italia tramite le relazioni esterne”.
La presenza della Dante e dei suoi rappresentanti nei principali scenari istituzionali anche all’estero è un’occasione garantita dalla presenza ultracentenaria della Società nel mondo. Si lavora anche per sviluppare i contatti tra i referenti dei Comitati e le istituzioni locali, come è accaduto per esempio ad aprile, con la partecipazione del Segretario Masi all’incontro d’area di Lima (Perù) promosso dal MAECI mirato al rafforzamento della presenza culturale italiana in America Latina.
L’immagine e la cultura italiane, vettori di umanesimo e modi di #vivereallitaliana, sono alla base di nuovi progetti di alta divulgazione culturale, come le Pillole della Dante, di Enciclopedia Infinita e In viaggio con Dante avviate e portate a termine grazie al Contributo Straordinario. “Sono brevi filmati di 4 minuti ciascuno, raccolti in moduli da 10 e liberamente disponibili nel nostro sito. L’idea è far conoscere le sfaccettature dell’identità italiana, coinvolgendo esperti di diverse discipline e pensando anche al turismo”, ha commentato il Segretario Generale Masi.
Per fare cultura ci vuole collaborazione e sostanza, quella della collaborazione e della complementarità. “Coltiviamo i rapporti con i direttori degli Istituti di Cultura, che ogni anno invitiamo a Palazzo Firenze per illustrare i progetti delle nostre sedi presenti anche nelle aree provinciali dei grandi Paesi, cioè dove le istituzioni dello Stato non ci sono. Per mantenere una simile presenza,” ha concluso Riccardi, “è importante collaborare a tutti i livelli e ascoltare i territori. Non è un caso se il nostro prossimo Congresso mondiale, il primo extra-Europa, si terrà nella capitale dell’italianissima Argentina: a Buenos Aires tra 18 e 20 luglio, con il titolo “Italia, Argentina, mondo: l’italiano ci unisce”.