Avete presente la scena delle quarantamila lire, tratta dal film "Totò, Peppino e la Malafemmena"? Si ride, certo, ma noi italiani all’estero ridiamo amaro, perché si scherza ancora una volta sulla nostra pelle. Come in un celebre film uno scaltro Totò riusciva a truffare un ingenuo Peppino, nella scena delle quarantamila lire, oggi gli eletti all’estero in maggioranza vogliono farci credere (ma gli italiani nel mondo non sono fessi) di aver stanziato 2,6 milioni di euro alla Direzione Generale per gli italiani all’estero, per i corsi di lingua e cultura italiana all’estero. Attenzione: soldi che erano già nostri, ma ci erano stati tagliati proprio con il loro voto favorevole all’ultima legge di Stabilità. C’è chi esulta per questo, in primis certi eletti all’estero che si sperticano in ringraziamenti al Governo per aver mantenuto le promesse. Ma che tristezza. A noi vien quasi da piangere.
Questi parlamentari non sanno più come giustificare il proprio sostegno ad un governo che ha fallito su tutta la “nostra” linea, quella degli italiani nel mondo. Il Governo Renzi per gli italiani all’estero è stato disastroso. Ha introdotto tasse assurde per il riconoscimento della cittadinanza, abbiamo assistito alla chiusura di importanti sedi diplomatiche e consolari, sono stati tagliati i fondi all’assistenza sociale, dimenticati i 150 mila italo-venezuelani travolti da una crisi umanitaria senza precedenti, l’IMU per gli italiani all’estero è un trattamento che ci certifica come cittadini di serie B. Non finisce qui: Renzi ha tagliato fondi ai corsi di lingua e cultura italiana all’estero… Ah no, scusate, adesso li ha ripristinati!
Con una mano toglie e con l’altra restituisce. E noi che facciamo? Esultiamo e ringraziamo, come l’on. Fucsia Nissoli. Ma mi faccia il piacere, direbbe Totò. Che farsa!
*Consigliere CGIE in quota MAIE
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