L’italiano è la quarta lingua più studiata al mondo, dopo l’inglese, il francese e lo spagnolo e prima del cinese e del tedesco. La sua promozione è una straordinaria opportunità per far crescere la nostra economia e per rispondere alla domanda d’Italia che c’è all’estero.
Mirko Tavoni, presidente di ICoN – Italian Culture on the Net, Consorzio composto da 19 università italiane che opera in convenzione con il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, osserva: "La salute, la promozione e il vigore dell’italiano nel mondo è l’altra faccia della capacità dell’Italia di essere presente all’estero con la propria cultura e di difendere i propri interessi economici". "L’insegnamento dell’italiano e la formazione continua degli insegnanti non può prescindere dalla dimensione della rete e dell’e-learning – sottolinea Tavoni -, una risorsa fondamentale per promuovere la lingua": potenzialità enormi a costi contenuti.
Secondo il presidente di ICoN, "l’internazionalizzazione dell’economia e la diffusione della cultura italiana sono due facce dello stesso processo che si aiutano a vicenda: basti pensare a quanto sia importante il made in Italy per l’economia italiana". In questo senso, "esiste una politica del ministero degli Affari esteri dedicata al sostegno dell’Italia nel mondo, come si vede anche dall’iniziativa degli Stati generali della Lingua italiana in Germania, patrocinata dal Consolato".
Tuttavia il governo Renzi continua a tagliare fondi al capitolo cultura. Le politiche a favore della lingua e cultura avrebbero bisogno di essere rafforzate perchè per tutto ciò che riguarda cultura, ricerca e istruzione, l’Italia spende meno dei partner europei. I soldi sono pochi, la coperta è corta, ma, sottolinea Tavoni, "c’è un grande spazio per sostenere la cultura italiana che è poco utilizzato" ed è "attraverso investimenti privati": la promozione della lingua e cultura italiana e la promozione delle industrie viaggiano sullo stesso binario.
Ma la partita della valorizzazione della cultura italiana si gioca infatti anche, e soprattutto, in casa: "Gli studenti sono le future classi dirigenti, un investimento incredibile che darà frutti per decenni". Un’azione nuova su cui, assicura Tavoni, ICoN si impegnerà "ad attivare i canali di comunicazione verso le comunità di tutto il mondo".
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