“Nel corso del question time di oggi in Commissione Esteri Camera ho voluto portare all’attenzione del governo, della Farnesina in particolare, il problema dei corsi di lingua e cultura italiana all’estero che stanno vivendo una situazione critica a causa del mancato ricevimento dei contributi finanziari del Ministero degli Esteri. A causa di questa situazione gli enti gestori di questi servizi non riescono a pagare gli insegnanti e rischiano il fallimento. Si tratta di un tema è molto sentito dai circa 6 milioni di italiani all’estero, in quanto tali corsi rappresentano la possibilità concreta di tenere vivo il legame culturale con l’Italia per i figli degli emigrati”. Lo dichiara la deputata Federica Onori, capogruppo del Movimento 5 Stelle nella Commissione Esteri di Montecitorio.
“Ho chiesto al governo – spiega la Onori – cosa intenda fare per risolvere questo problema, in particolare in merito all’auspicabile semplificazione della circolare n. 4 del 2022. Il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli, pur riconoscendo l’importanza della tematica, si è limitato a spiegare nel dettaglio la problematica situazione del Comitato attività scolastiche e culturali italiane di Berna. Tuttavia, alla luce di quanto da me illustrato in una prospettiva ampia, non limitata al caso specifico di Berna, pare poco lungimirante eludere una questione di rilevanza strutturale nel contesto ossia: quale sia l’approccio generale del governo di fronte a una situazione che riguarda non solo la comunità italiana in Svizzera, ma anche quella in Germania e in molti altri Paesi. L’auspicio è che il governo chiarisca meglio la sua posizione in merito. Io e il Movimento 5 Stelle rimaniamo a disposizione per ragionare sulle soluzioni più opportune”, conclude la deputata cinquestelle.