Marco Fedi, deputato Pd eletto all’estero e residente in Australia, nella nuova puntata del video-blog affronta un tema particolarmente importante per le nostre comunità: la riforma della legge 153 del 1971, quella che riguarda la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo. E lo fa a partire dall’impegno che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha preso in questi giorni.
“Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi – ricorda Fedi – ha preso un impegno in una sede politica, la scuola di formazione dei quadri dirigenti del Partito Democratico. Credo che questo impegno sia importante e ha giustamente entusiasmato, anche noi parlamentari eletti all’estero. Vorrei però esprimere una preoccupazione. La preoccupazione è sostanzialmente questa: non vorrei che l’applicazione di una norma, di una legge delega, si trasformi in una sorta di babushka o di scatole cinesi dove dentro non c’è nulla e gli strumenti verranno decisi poi dalla futura Agenzia. Questo significherebbe rischiare molto in termini sia di risorse sia di protagonisti, perché i protagonisti sono gli enti gestori che negli anni hanno costruito una dimensione efficace di presenza all’estero e che oggi dobbiamo rafforzare in termini di trasparenza e di uso migliore delle risorse che, purtroppo, sono poche e che occorre massimizzare”.
Concludendo il video-blog, Fedi fa appello al governo e a chi gestirà questa partita, il ministro Gentiloni e il Sottosegretario che ha la delega in questo settore, affinché siano coinvolti i parlamentari e soprattutto il nuovo Cgie che, su questa materia, “deve tornare ad esprimersi tenendo conto che nel mondo esiste una rete di professionisti, sia a livello universitario che di enti gestori, che rappresenta un patrimonio importante per tutti”.
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