Andrea Riccardi è il nuovo presidente della Società Dante Alighieri. La nomina è avvenuta ieri, domenica 22 marzo, a Roma, nella sede di Palazzo Firenze, dove si è svolta l’Assemblea Straordinaria dei Soci della Società Dante Alighieri. Presieduta dal presidente facente funzione Gianni Letta e dal vicepresidente Paolo Peluffo, l’assemblea era stata convocata proprio per l’elezione del nuovo presidente.
Durante le operazioni di voto sono stati espressi 19.012 voti. Sono stati rappresentati, personalmente e per delega, in assemblea ben 5.855 soci. Gli altri voti sono stati esercitati per corrispondenza. Allo svolgimento dell’assemblea ha partecipato in rappresentanza del Governo il sottosegretario agli Affari Esteri, Mario Giro.
Gianni Letta ha proclamato i risultati del voto con Riccardi che ne ha ottenuti 16.594, seguito da Salvatore Italia con 608, Gianni Letta con 400 e Giovanni Di Peio con 272.
Cavaliere di Gran Croce, Andrea Riccardi è stato il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, già ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione nel Governo della Repubblica dal novembre 2011 all’aprile 2013.
"La scelta del prof. Andrea Riccardi è legata alla valorizzazione della lingua e della cultura italiana", ha commentato, dopo la proclamazione del voto, il sottosegretario Mario Giro. Riccardi, ha aggiunto Giro, "ha saputo operare in tanti anni di attività, come storico e profondo conoscitore dei più importanti dossier internazionali".
Anche Roberto Menia, segretario generale del CTIM, rivolge i propri auguri a Riccardi. E poi commenta: “Viviamo in un’epoca segnata dallo stravolgimento della nostra glossa, spesso sacrificata sull’altare dell’inglesismo forzato. Preservare la nostra lingua non è mero protezionismo, ma significa voler mettere in piedi una strategia culturale a lungo respiro. Il nostro augurio a Riccardi di un buon lavoro è mosso dalla consapevolezza che la Dante Alighieri trarrà senza dubbio dei vantaggi da due capisaldi del metodo di Riccardi come il dialogo e la condivisione: due punti di partenza basilari per dare slancio a una lingua che prima che suono è storia, civiltà e cultura del mondo”.
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