Forse l’ho già scritto, non ricordo bene. Non ne posso più, a volte nelle conversazioni private e spesso tra i dialoganti senza pace e senza cervello in tivù, non sopporto più che qualcuno, dopo averci propinato una banalità pessima o una opinione priva di spessore, puntualmente sentenzia: "Detto questo…", come se ci avesse benevolmente regalato una perla di alto valore intellettuale. Ma detto che, detto cosa? Fateci caso: quasi sempre è stata detta una stupidaggine o una ovvietà. E, sempre, il seguito è imbarazzante. Meglio cambiare canale o predisporsi a ridere.
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