Come (spero) avrete visto, ho pubblicato la netta smentita di Repubblica, per voce degli editori: al momento non è in ballo la nomina di un successore di Mario Calabresi. Perciò, i nomi a cui mi sono riferito sono probabilmente stimati e apprezzabili, ma non entrano, quanto meno a breve, nelle intenzioni di chi dovrà decidere se e quando la Repubblica meriti una nuova direzione.
Tuttavia il mio divertisment è tale da indurmi a raccogliere altre voci e riflessioni. Oggi, una su tutte: una svolta, per chi dovrà rilanciare la Repubblica, potrebbe essere la designazione di un guru della cultura e del pensiero, super partes, oggi in Italia, affiancato da un condirettore che pensi alla macchina e alla confezione del giornale. Qualche esempio?
Se non fosse passato a miglior vita, poteva essere Umberto Eco (qualcuno mi dice che Carlo Caracciolo, ex proprietario del quotidiano, ci pensò anche). Un guru, anche se indigesto a Scalfari e ad altre firme importanti del giornale, poteva essere Leonardo Sciascia, da me celebratissimo e adoratissimo. Ma anche Sciascia non c’è più. Cari lettori, ingegnatevi a proporre qualche nome: li pubblicherò. Ho sentito parlare di Massimo Cacciari, ad esempio. Che ne dite?