L’imprenditore Giordano Riello, Presidente N-plus, già presidente Confindustria Veneto, sulla manovra economica del governo, parlando a Radio Cusano Campus ha detto: “Da imprenditori siamo ottimisti di natura. Speriamo che la manovra possa avere feedback positivi. I dati preoccupanti sono quelli dello spread, che vanno ad impattare sull’economia reale”.
“Noi continuiamo a lavorare sperando che ci sia un’inversione di tendenza generale. I numeri al momento non ci rassicurano, però mai dire mai”.
“Il problema è che la manovra non è incentrata sull’economia reale. Il reddito di cittadinanza è una misura simile agli 80 euro di Renzi. Purtroppo l’Italia è sempre stata un Paese antindustriale, non ha mai puntato sull’industria come valore aggiunto. La quota 100, tanto pubblicizzata, ridurrebbe la pensione dal 5% al 21%. Questa è una manovra che ha impatto sulla gente, si parla tanto di fatti però i numeri sono differenti”.
“Noi non siamo assolutamente contro le persone, contro la gente, facciamo parte della gente anche noi. Se ci sono investimenti che puntano a far crescere l’Italia ben venga”.
Sul reddito di cittadinanza: “Le priorità per rilanciare l’economia sono diverse. Noi saremmo ben felici di pagare di più il nostro collaboratore, dandogli più soldi netti in busta paga e pagare meno lo Stato. Bisogna lavorare su questo per rilanciare l’economia reale, non su un assistenzialismo fine a se stesso”.
Il jobs act ha funzionato? “Noi siamo a-partitici ma non a-politici. Sicuramente il jobs act ci ha dato degli strumenti per creare lavoro, fare assunzioni. Noi assumiamo a tempo indeterminato. Manovre come jobs act e industria 4.0 hanno dato sicuramente una mano”.