Acqua simbolo di vita e nutrimento proprio come il grembo materno che accoglie un “germoglio di vita” per dargli la luce. Sono tante le analogie tra acqua e mamma: un legame non solo simbolico ma anche scientifico.
E’ quanto riporta In a Bottle (www.inabottle.it) in un focus sul rapporto acqua e maternità in occasione della Festa della Mamma del 12 maggio.
Diversi ginecologi e pediatri concordano su come un’adeguata idratazione sia importante sia durante la gravidanza che dopo la nascita del bambino per aiutare a soddisfare i bisogni del corpo che cambia. L’acqua è necessaria per aiutare a formare il liquido amniotico che circonda il feto e sostenere l’aumento del volume del plasma nel sangue durante la gravidanza. Inoltre un recente studio riportato sul Journal of Obstetric, Gynecologic & Neonatal Nursing ha dimostrato che le mamme in dolce attesa che hanno svolto esercizi acquatici dalla 20° alla 37° settimana di gestazione avevano quasi 13 volte più probabilità di avere un perineo intatto dopo il parto. In seguito, questa risorsa risulta importante anche per aiutare a produrre latte materno, che è composto da circa il 90% di acqua.
Se si hanno delle complicazioni durante le prime settimane di gravidanza, le perdite di liquidi possono aumentare il senso di stanchezza e talvolta possono insorgere mal di testa. E’ consigliabile quindi sorseggiare regolarmente piccole quantità di acqua durante il giorno. Complessivamente, in gravidanza si raccomanda alle donne di aumentare l’assunzione giornaliera fino a 300 ml in più al giorno (circa un bicchiere extra). I 2,3 litri di acqua raccomandati durante la gravidanza possono anche provenire dagli alimenti: tisane, zucche, succhi di frutta ma anche zuppe, stufati, yogurt, melone e cetriolo sono ottime soluzioni.