Un tempo emigranti, ora (si spera) turisti. Imperia e tutta la provincia provano a scoprire e avviare un nuovo filone turistico che possa rilanciare i flussi, che appaiono un po’ tiepidi in questi ultimi mesi del 2024.
L’incontro “Turismo delle radici”, organizzato dalla Camera di Commercio La riviera ligure, ha posto sotto i riflettori un enorme bacino di potenziali turisti che potrebbero essere figli, nipoti e pronipoti di coloro che da Imperia e dalla provincia partirono anni fa per cercare fortuna all’estero.
Attenzione concentrata quindi sull’Argentina – scrive Il Secolo XIX (ed. Imperia) -, con la città di Rosario gemellata con Imperia, ma anche su tutte le altre destinazioni verso cui i liguri emigrarono tra fine Ottocento e inizio Novecento.
La molla che potrebbe far scattare questo desiderio di vedere i luoghi dove sono nati e hanno vissuto gli antenati è doppia. Da un lato la nostalgia, che probabilmente molti emigranti hanno saputo, trasmettendo ai loro discendenti; dall’alto la volontà e la curiosità di conoscere la cultura, i paesi e soprattutto le radici della propria famiglia.