La senatrice Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia in Senato, ha annunciato il suo non voto al decreto anti-rave per via della questione del rientro anticipato dei medici non vaccinati. La senatrice in questione a quanto pare rappresenta una spina nel fianco per il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e per il Governo. Qualcuno potrebbe prendere questa presa di posizione di Ronzulli per una mera questione personale. Effettivamente, è proprio così.
Deve essere ricordato che la parlamentare forzista milanese ambiva da sempre a ricoprire una carica nel Governo, ma c’è stata l’opposizione di Fratelli d’Italia e del presidente Meloni. Del resto, sono note certe prese di posizione della senatrice, le quali sono molto divisive. Un esempio è la questione dei vaccini e del Green Pass. Ronzulli ha sostenuto in tutto e per tutto le politiche del precedente Governo in tema di Green Pass e di vaccini ed era pronta ad attaccare (anche con toni pesanti) chi la contraddiceva.
Ella si è sempre detta favorevole all’obbligo vaccinale, mentre il presidente Meloni ed il suo partito, Fratelli d’Italia, si sono sempre detti contrari. Per questo motivo, non è stata voluta nel Governo, che ha deciso di favorire il rientro dei medici non vaccinati (cosa che era nel programma del centrodestra): ma la senatrice forzista si oppone.
Tutto ciò sembra avere il vago sapore di una vendetta.
Vi è anche dell’altro. La senatrice azzurra è vicina al leader del suo partito Silvio Berlusconi ed è una delle persone che hanno un ascendente sul Cavaliere, che mal sopporta il fatto di non essere più il leader del centrodestra e lo ha più volte dimostrato. La senatrice non potrebbe (in qualche modo) fare leva su questi sentimenti per indurre Berlusconi a imporre degli aut aut al Governo? Se fosse così, sarebbe un problema per la stabilità dell’esecutivo.