"Lasciate immediatamente la Libia": questa la raccomandazione arrivata dagli Stati Uniti ai cittadini americani che si trovano nel Paese. "I viaggiatori siano consapevoli del fatto che potrebbero essere rapiti, attaccati o uccisi", ha avvertito il Dipartimento di Stato americano, aggiungendo che "il personale dell’Ambasciata a Tripoli e’ stato limitato, e quindi anche i mezzi per aiutare i cittadini americani in Libia".
L’invito degli Stati Uniti e’ dovuto all’estrema instabilita’ politica e alle violenze che in questi giorni hanno colpito il Paese. Per ultimo, il bombardamento di un campo di estremisti islamici alle porte ovest di Bengasi da parte dei dissidenti del Generale Khalifa Haftar. Martedi’ anche l’abitazione del neo premier libico Ahmed Mitig e’ stata oggetto di un attacco da parte di uomini armati, a est di Tripoli. Il capo del governo e la sua famiglia erano in casa al momento dell’assalto, ma nessuno di loro e’ rimasto ferito.
Non ha sorpreso la dichiarazione degli Stati Uniti, soprattutto di fronte ai provvedimenti dei giorni scorsi: una nave d’assalto Usa, la Bataan, e’ giunta al largo delle coste di Tripoli per fornire assistenza in caso di evacuazione degli americani nel Paese. A bordo circa mille marines e numerosi elicotteri pronti a essere utilizzati per portare via dalla Libia il personale diplomatico.
Nelle scorse settimane l’esercito americano aveva anche aumentato le proprie forze presenti nella base di Sigonella, in Sicilia, prima con l’arrivo di truppe speciali "pronte a proteggere personale ed infrastrutture americane in Nord Africa", poi raddoppiando il numero di aerei nella base. La preoccupazione per i connazionali in Libia e’ amplificata da una ferita che provoca ancora dolore in America: l’attentato dell’11 settembre 2012 al consolato statunitense a Bengasi. In quell’occasione morirono 4 americani, tra i quali l’ambasciatore Christopher Stevens. Gli interessi americani alla lotta per la stabilita’ della Libia restano molto forti.
Il Presidente americano Barack Obama ha chiesto al Congresso 5 miliardi di dollari per un fondo antiterrorismo, che sia utile anche per "lavorare con gli alleati europei alla formazione di forze di sicurezza libiche". Il Pentagono aveva gia’ stanziato 16 milioni di euro per l’addestramento di gruppi antiterrorismo in Libia. Un progetto che tuttavia e’ stato sospeso in seguito all’ attacco in un campo di addestramento di Tripoli nell’agosto 2013.
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