Il Cicr sottolinea che per rimuovere la minaccia posta dalla presenza in Libia di residuati bellici inesplosi ci vorranno tempo e risorse, nonche’ il coordinamento di numerosi partner, come la Mezzaluna Rossa libica ed altre organizzazioni umanitarie coinvolte nella lotta contro le mine.
Il Cicr dallo scorso mese di marzo ha gia’ rimosso quasi 1.400 granate, proiettili ed altri residuati bellici a Bengasi, Agedabia, Misurata, Brega, Ras Lanuf e le montagne Nefusa. Inoltre la Croce Rossa ha formato oltre 100 volontari della Mezzaluna Rossa libica ai metodi di sensibilizzazione della popolazione ai pericoli.
Con la fine dei combattimenti e la caduta del regime di Gheddafi, il Cicr resta attivo nel paese nordafricano. Tra le sue priorita’ ci sono l’accesso alle persone detenute e recentemente arrestate e l’identificazione dei corpi.
Il Cicr sottolinea che per rimuovere la minaccia posta dalla presenza in Libia di residuati bellici inesplosi ci vorranno tempo e risorse, nonche’ il coordinamento di numerosi partner, come la Mezzaluna Rossa libica ed altre organizzazioni umanitarie coinvolte nella lotta contro le mine.
Il Cicr dallo scorso mese di marzo ha gia’ rimosso quasi 1.400 granate, proiettili ed altri residuati bellici a Bengasi, Agedabia, Misurata, Brega, Ras Lanuf e le montagne Nefusa. Inoltre la Croce Rossa ha formato oltre 100 volontari della Mezzaluna Rossa libica ai metodi di sensibilizzazione della popolazione ai pericoli.
Con la fine dei combattimenti e la caduta del regime di Gheddafi, il Cicr resta attivo nel paese nordafricano. Tra le sue priorita’ ci sono l’accesso alle persone detenute e recentemente arrestate e l’identificazione dei corpi.
Il Cicr sottolinea che per rimuovere la minaccia posta dalla presenza in Libia di residuati bellici inesplosi ci vorranno tempo e risorse, nonche’ il coordinamento di numerosi partner, come la Mezzaluna Rossa libica ed altre organizzazioni umanitarie coinvolte nella lotta contro le mine.
Il Cicr dallo scorso mese di marzo ha gia’ rimosso quasi 1.400 granate, proiettili ed altri residuati bellici a Bengasi, Agedabia, Misurata, Brega, Ras Lanuf e le montagne Nefusa. Inoltre la Croce Rossa ha formato oltre 100 volontari della Mezzaluna Rossa libica ai metodi di sensibilizzazione della popolazione ai pericoli.
Con la fine dei combattimenti e la caduta del regime di Gheddafi, il Cicr resta attivo nel paese nordafricano. Tra le sue priorita’ ci sono l’accesso alle persone detenute e recentemente arrestate e l’identificazione dei corpi.
Il Cicr sottolinea che per rimuovere la minaccia posta dalla presenza in Libia di residuati bellici inesplosi ci vorranno tempo e risorse, nonche’ il coordinamento di numerosi partner, come la Mezzaluna Rossa libica ed altre organizzazioni umanitarie coinvolte nella lotta contro le mine.
Il Cicr dallo scorso mese di marzo ha gia’ rimosso quasi 1.400 granate, proiettili ed altri residuati bellici a Bengasi, Agedabia, Misurata, Brega, Ras Lanuf e le montagne Nefusa. Inoltre la Croce Rossa ha formato oltre 100 volontari della Mezzaluna Rossa libica ai metodi di sensibilizzazione della popolazione ai pericoli.
Con la fine dei combattimenti e la caduta del regime di Gheddafi, il Cicr resta attivo nel paese nordafricano. Tra le sue priorita’ ci sono l’accesso alle persone detenute e recentemente arrestate e l’identificazione dei corpi.
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