Oggi a Tripoli si è svolta una manifestazione contro la possibile costruzione o riapertura di sinagoghe in Libia. In piazza un gruppo di cittadini libici, meno di venti persone in realtà. "Noi, rivoluzionari del 17 febbraio, rifiutiamo che vengano edificati dei templi ebrei sulla terra libica", ha sottolineato un comunicato che è stato distribuito nel corso della manifestazione.
Walid Ramadan, un uomo di 38, fra coloro che manifestavano, ha spiegato: "Abbiamo scoperto che un ebreo di origine libica aveva aperto le porte di un tempio chiuso da decenni, con l’autorizzazione del Cnt, ma il Consiglio ha smentito di avere dato questa autorizzazione e ha richiuso la struttura. Non abbiamo problemi con gli ebrei dal punto di vista della religione, ma vogliamo che le cose siano fatte secondo le regole. E’ ancora troppo presto per iniziative di questo tipo".
Chi volesse costruire una sinagoga in ogni caso "non deve essere israeliano, nè sostenere Israele"; al contrario, deve "difendere il diritto al ritorno sulle loro terre dei rifugiati palestinesi".
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