"Le liberalizzazioni possono essere un concreto strumento di modernizzazione e sviluppo solo se saranno dirette a riformare quei settori nei quali l’assenza di concorrenza sta, di fatto, alterando il mercato con costi elevati e insostenibili per i cittadini". E’ quanto afferma in una nota Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.
"Le misure che il governo, in tema di liberalizzazioni, si appresta a varare – prosegue – non sono altro, purtroppo, che iniziative illusorie destinate inevitabilmente a fallire l’obiettivo per il quale sono state elaborate. Il progetto di riforma, infatti, anzich‚ diretto a settori come taxi, farmacie e professioni, la cui incidenza sull’economia nazionale è del tutto irrisoria se confrontata con settori ben piú rilevanti e influenti, si sarebbe dovuto rivolgere dapprima al completo riassetto di campi quali quello dell’energia, dei trasporti, delle poste e dei servizi pubblici locali".
"Al contrario, il progetto presentato quest’oggi dal Pdl si propone di intervenire proprio in tali macro-aree, fino ad oggi contraddistintesi negativamente per un livello dei servizi assolutamente inadeguato in termini di efficienza ed efficacia, a fronte di costi a carico degli utenti esorbitanti e non corrispondenti alla qualità delle prestazioni offerte".
"Il governo, dunque, non illuda i cittadini spacciando per riforme epocali, con fare e toni da Vanna Marchi, proposte che non gioveranno n‚ alle finanze n‚, in generale, alla vita degli italiani, ma si adoperi – conclude – con il giusto senno, e in fretta, per pianificare un’autentica liberalizzazione nei settori nei quali storici e consolidati monopoli hanno rappresentato un drammatico freno per sviluppo e crescita".(ANSA)
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