“Nel 2019 l’export italiano era intorno ai 450 miliardi di fatturato e, nonostante le difficoltà, siamo arrivati nel 2022 a 620 miliardi. Non solo per effetti inflazionistici, ma perché c’è stata una tenuta dei volumi delle esportazioni”. Così il presidente dell’Agenzia Ice, Matteo Zoppas, intervenendo alla presentazione del Rapporto estero 2023 dell’Oice.
“Stiamo vivendo un momento particolare. A parte gli eventi recenti, che non sappiamo dove ci porteranno, abbiamo già fatto una corsa a ostacoli negli ultimi tre anni tra Covid e guerra in Ucraina con tutte le implicazioni energetiche. Queste – ha spiegato – hanno determinato, in modo importante, gli andamenti nei valori delle esportazioni, delle produzioni, influenzando anche le valutazioni degli investimenti. Siamo comunque riusciti, come export Italia, a determinare numeri importanti”.
“L’Ice – ha ricordato Zoppas – non riguarda solo i beni di consumo all’estero, ma tutto ciò che è prodotto in Italia, che ha il marchio made in Italy e che viene portato fuori. Oltre al food e al fashion facciamo altrettanto bene ciò che riguarda servizi, studi, ingegnerie”. In particolare, ha concluso, “il settore rappresentato da Oice vede una crescita importante anche nel 2023”.
“Nel Made in Italy ci distinguiamo dal resto del mondo non solo per i prodotti ma anche per quello che ci sta dietro”, ha detto Zoppas, che per le aziende del settore Oice ha citato la crescita del 20 per cento ottenuta nel 2022 e di “un ruolo spesso in penombra ma fondamentale” per lo sviluppo del sistema Paese.