Il Senatore Gregorio De Falco, ex esponente del Movimento 5 Stelle ed oggi al Gruppo Misto, è intervenuto su Radio Cusano Campus per commentare l’approvazione del Decreto Sicurezza Bis.
La scelta del Movimento 5 Stelle: “L’attuale Movimento è l’opposto di quello che era quando mi ha cercato per entrare in lista. Sono entrato nel Movimento 5 Stelle quando il principio cardine era “nessuno rimanga indietro”, principio che si traduceva ad esempio con il reddito di cittadinanza. Il decreto sicurezza ha tradito questi principi. Questa inversione di rotta si era già vista con la prima versione del decreto sicurezza, un decreto che ha creato enormi problemi generando migliaia di persone invisibili alle amministrazioni e alle forze dell’ordine. Mi riferisco soprattutto alla chiusura degli SPRAR: le persone che stavano lì dentro sono state messe semplicemente in mezzo alla strada. Oggi col decreto sicurezza bsi si fa ancora peggio. Questo interviene sulla carne viva, nel momento in cui si ha percezione che altri hanno bisogno di aiuto immediato si crea il dilemma: aiutare ed andare incontro ad una sanzione amministrativa gigantesca oppure non farlo”.
Il divieto di accesso sarà stabilito volta per volta per motivi di ordine pubblico e sicurezza. “Su quali basi si deciderà quali saranno i motivi di ordine pubblico e sicurezza tali da vietare l’ingresso? Non ‘è dubbio che questa sia una legge pensata per le ONG. Sotto questo aspetto c’è una vera e propria inversione del principio di non colpevolezza che diventa di colpevolezza. Mentre un soggetto imputato, verso il quale sono state raccolte prove, indizi e valutata la sua posizione da un giudice, è non colpevole fino al terzo grado di giudizio, bambini, donne e uomini che stanno naufragando e perdendo la vita sono colpevoli per principio di un’ipotesi astratta da qualsiasi riferimento concreto di immigrazione clandestina. Sono colpevoli, mentre naufragano, di immigrazione clandestina. Quando l’uomo viene usato come leva e non come fine della politica vuol dire che si sta usando il dolore ed è aberrante”.
Altri decreti sicurezza. “La questione della nave militare Gregoretti, ad esempio, è al difuori di questo decreto sicurezza bis. Quindi servirà un decreto ter, quater per comprendere anche navi militari. Sarà un’escalation”.
Movimento 5 Stelle: da Gino Strada al decreto sicurezza. “Si deve analizzare il passaggio del novembre 2017 quando si è passati all’associazione composta solo da due soggetti, Luigi Di Maio e Davide Casaleggio, con uno statuto differente da quelli precedenti e senza democrazia. Il passaggio da Gino Strada al decreto sicurezza si vede col tradimento degli ideali del Movimento. Qui non stiamo parlando dell’accoglienza ma del soccorso. È come se un ambulanza, arrivata sul luogo di un incidente, si mettesse a sindacare sulle dinamiche dell’incidente per decidere chi aiutare”.
Barriera in Friuli Venezia Giulia: “Qui ci si concentra sulle imbarcazioni. Ci sono centinaia e centinaia di persone che arrivano direttamente sulle coste italiane, verso di loro non sappiamo nulla, non abbiamo nessun tipo di attenzione. Abbiamo poi parlato della barriera ai confini del Friuli Venezia Giulia nell’ambito del comitato Schengen. Questa barriera verrà subappaltata agli sloveni. La faranno gli sloveni, mi risulta che gli accordi si stanno concludendo in questo senso”.