Più che positivo il bilancio della Milano digital fashion week. Senza dubbio le due sfilate fisiche di Dolce&Gabbana ed Etro hanno fatto la differenza, offrendo un assaggio di ritorno alla normalità, in aggiunta ai tanti bei video, film short e phygital show in calendario. Così come i diversi showroom aperti in città sono stati d’aiuto.
Il tutto ha trasmesso un messaggio di ripresa non solo ai buyer presenti, alcuni italiani e pochissimi stranieri, ma anche agli impossibilitati a partecipare, che hanno seguito via web la manifestazione. Il risultato? I compratori intervistati da MF hanno promosso la kermesse dedicata al menswear e alle pre-collezioni uomo e donna della primavera-estate 2021 per il grande impegno mostrato dai brand, coadiuvati da Cnmi-Camera nazionale della moda italiana, nell’affrontare la complessa situazione attuale.
Il défilé di Dolce&Gabbana, i multiple views di Prada e la video art di Gucci assieme alla sfilata di Etro, allo show phygital di Ermenegildo Zegna sono stati gli eventi più applauditi (spesso virtualmente) dai buyer. Ottimi consensi pure per i video di Msgm, Sunnei e Magliano. Mentre fra le collezioni viste dai buyer negli showroom spicca Bottega veneta.
“Grande rivincita di Milano su Parigi. La moda made in Italy si è saputa organizzare, ha fatto il possibile per mostrare le collezioni e tanti brand sono stati coraggiosi ad aprire le showroom. Fondamentali le sfilate fisiche: ottimo lo show di Dolce&Gabbana” ha detto Riccardo Tortato, fashion director di Tsum (Mercury group) a Mosca, uno dei pochi top buyer internazionali arrivati in città.