“La Dante è una forza per l’Italia e prende il nome dal padre della lingua italiana, simbolo della nostra cultura. A lui si ispira lo straordinario Palazzo Barolo, monumento progettato e costruito da italiani nel cuore della capitale argentina”. Così l’Ambasciatore d’Italia Giuseppe Manzo ha presentato l’83° Congresso della Società Dante Alighieri “Italia, Argentina, mondo: l’italiano ci unisce” durante la conferenza stampa che si è svolta l’8 maggio 2019 nella Fiera del libro di Buenos Aires. “Siamo molto amici della Dante Alighieri,” ha concluso l’Ambasciatore, “fondamentale per la promozione dell’Italia in Argentina. Con la Dante e il suo storico Comitato di Buenos Aires, diretto da Marco Basti, la nostra Ambasciata ha un rapporto di costante collaborazione”.
Oltre 100 comitati Dante insediati in Argentina, il Paese del mondo che intrattiene il rapporto più profondo con l’Italia, esprimono un valore reale e promuovono la nostra cultura, non solo letteraria, secondo le parole chiave “italsimpatia, forza, ricerca, talento” e nell’ambito del piano straordinario per la promozione del Sistema Paese “Vivere all’Italiana”, cui la Dante contribuisce attivamente.
“L’italsimpatia,” ha spiegato il Segretario generale della Dante Alessandro Masi rivolgendosi ai molti giornalisti presenti alla conferenza stampa, “è un termine coniato dal Presidente Andrea Riccardi e rinvia, senza alcuna eco coloniale o egemonica, a un’idea di dialogo, scambio e incontro: l’italsimpatia coinvolge chi dà e chi riceve in un rapporto che è appunto simpatico ed empatico, l’essenza della comunicazione”.
L’italiano e le sue eccellenze saranno il cuore dell’83° Congresso della Dante, che si terrà presso l’Universidad Católica Argentina e sarà il primo congresso mondiale della Società a svolgersi fuori dal continente europeo. La nostra lingua emergerà come strumento di incontro, sviluppo e crescita anche attraverso il Forum economico Italia-Argentina “Cult & Tech”, organizzato con ICE il 18 luglio nella prima giornata di lavori congressuali.
La Dante, con la sua rete di ben 482 Comitati nel mondo, offre un insegnamento linguistico di qualità, prezioso strumento di comunicazione anche per i rapporti tra imprese italiane ed argentine: “Sono 90 i Comitati argentini che aderiscono al nostro progetto Cluster Argentina per l’aggiornamento degli insegnanti di italiano e per garantire la massima qualità nella diffusione della nostra lingua. Se oggi l’italiano parla al settore economico” ha infatti concluso Masi, “significa che qualcosa è cambiato, non nella lingua di Dante ma nella sensibilità dell’economia”.
Sempre nell’ambito del congresso è in programma anche un grande evento culturale, una mostra su Lucio Fontana che si terrà a Rosario, nel Museo Castagnino. Organizzata dalla Dante con molte collaborazioni istituzionali (qui la presentazione completa), l’esposizione avrà il titolo “Lucio Fontana. Los orígenes”. Si potrà visitare, dopo l’inaugurazione del 21 luglio, per un mese.
Il progetto è inedito. Per la prima volta saranno infatti ricostruite – attraverso 60 opere – le origini del Maestro e le sue radici quasi “aeree”, tra Italia e Argentina. Queste radici risalgono alla biografia di Fontana e si sono espresse nella caratteristica cifra stilistica dell’artista che si può considerare l’italiano più argentino e l’argentino più italiano.