La sensazione è che anche dopo queste elezioni europee, questa Europa non cambierà. Infatti, il Partito Popolare Europeo si è confermato a guida franco-tedesca. Dunque, è più facile che esso si allei con i socialisti e con l’ALDE che non i Conservatori e Riformisti ed i sovranisti. In poche parole, si riproporrà una Commissione europea come quella attuale, senza Juncker e Mogherini. Sembra che stia valendo la regola del “promettere di cambiare tutto per non cambiare nulla”. I problemi resteranno.
Questa Unione Europea pensa solo a conservarsi, senza tenere conto delle reali esigenze dei cittadini, molti dei quali non la sopportano più.
L’esito delle elezioni in vari Paesi Europei parla chiaro.
Questa Unione Europea non sarà democratica. Ricordo che a comandare veramente nelle sedi europee sono la Banca Centrale Europea e la Commissione Europea, che non sono organi eletti direttamente. Solo il Parlamento Europeo è eletto direttamente ma non ha potere. Molto probabilmente ci troveremo ancora con un’Unione Europea guidata da Parigi (in politica estera) e da Berlino (in politica economica) e per Paesi come il nostro le cose non cambieranno. L’asse “carolingio” comanda ancora.