ho letto il libro “Vampiri” di Mario Giordano e credevo, anzi speravo, che le notizie fossero un po’ alterate in eccesso, invece, con gran disappunto, per non dire di peggio, mi son reso conto che allo sconcio non ci sono limiti. Che le notizie, con dovizia di particolari e con tanto di nomi, riportate nel libro siano vere lo dimostra il semplice fatto che Giordano è tuttora libero e non in carcere, ove sarebbe finito solo se una minima percentuale di quanto scritto fosse risultata alterata. C’è veramente bisogno di uno stomaco al titanio per sopportare che a fianco di pensioni da fame, che spesso non permettono alle persone nemmeno di curarsi, ce ne siano di quelle enormi che spesso e volentieri vengono date per pochi anni di servizio, anche a discendenti, che, oltre non aver mai lavorato, non hanno mai versato un centesimo di contributo. Che l’articolo della Costituzione che recita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo…” sia stato abrogato? Oppure il “vivere” non è stato mai considerato un diritto?
Mi si risponderà che è tutto legale e ne sono pienamente convinto e non ritengo minimamente che i “paperoni” siano dei disonesti, in quanto i disonesti sono coloro che hanno fatto certe norme e poco seri sono quelli che non modificano le norme che portano a cotanto scempio per riportare nei giusti limiti i vitalizi e le pensioni percepite dai “fortunati”. (…)
Per le nostre istituzioni e per i politici forse è meglio avere sulla coscienza persone che appena appena sopravvivono, altre con retribuzioni stratosferiche, altre ancora con vitalizi e pensioni per le quali hanno versato poco o nulla di contributi. Vabbè, oltre ai poveri anche i terremotati ringraziano le istituzioni, le quali hanno solo fatto sfoggio di promesse permettendo alla burocrazia, allo sperpero incontrollato ed all’incapacità di procedere con solerzia ad aiutarli. In un periodo di “vacche magre” una nazione seria, governata da personaggi seri, avrebbe già da tempo limitato l’uso spregevole che attualmente si fa con i voli di stato ma, purtroppo, ci sono personaggi che ritengono che la loro “potenza”, che è poi solo pochezza, sia commisurata al mezzo ove pongono le terga.
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