Il Prof. Claudio Borghi, economista della Lega Nord, è intervenuto su Radio Cusano Campus sulla legge di bilancio. “Tira aria di commedia – ha affermato Borghi -. Il fatto che l’Europa dirà la sua dopo il referendum, se vincerà il no i problemi, i richiami, i moniti se li beccherà il governo che segue, se vince il sì Renzi avrà mano libera per dire: Ce lo dice l’Europa. Quindi svanirà questa manovra elettorale e verrà riscritta quella vera. In questo momento stiamo vedendo una finanziaria elettorale che non è vera, poi dopo il referendum vedremo la vera manovra, in continuità con i governi Monti e Letta”.
Tecnici dell’Ue a Roma. “Se fosse vero, e mi risultano conferme su questo, a che titolo devono venire dei tecnici dell’UE a casa nostra? Io li avrei accolti con un plotone di carabinieri, alla maniera di Sigonella, ma con qualche motivo in più. O siamo uno Stato sovrano e decidiamo noi come fare, con tutte le conseguenze del caso, oppure se il bilancio deve essere concordato con dei tecnici, allora a quel punto tanto vale che aboliamo il governo e lasciamo fare all’UE. Capirei gli ispettori se il Paese avesse preso tanti fondi dall’Ue e poi uno deve stare attento che questi fondi debbano essere spesi in modo decente, questo ci sta. Ma noi non abbiamo preso un centesimo, abbiamo solo pagato. E dobbiamo trovarci anche gli ispettori in casa”.
Manifestazione per il sì al referendum, con slogan anti-austerity. “I fatti sono che stanno facendo una manifestazione per una riforma costituzionale, che inserisce 12 volte la parola Unione Europea in Costituzione, che fa inserire un articolo che dice: la sovranità appartiene allo Stato, in accordo con i vincoli imposti dall’UE. Come faccio a rimanere serio dicendo che sto facendo una manifestazione anti-europeista a favore di una riforma che ti vincola all’UE”.
Spese straordinarie. “Non capisco perché dobbiamo rendere conto delle nostre spese. Non stiamo spendendo soldi dell’UE. Rispetto a quello che riceviamo dall’UE, quest’anno paghiamo in più circa 5 miliardi. E se invece di pagarne 5 all’UE, noi trattenessimo questi 5 miliardi per risolvere le nostre criticità non sarebbe una cosa più giusta. Con quale coraggio si può pensare che noi dobbiamo qualcosa a qualcuno?”.
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