Il testo è sostenuto con forza da Anna Paola Concia ma osteggiato da una maggioranza trasversale, che lo ha affossato nell’ottobre del 2009 approvando le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’Udc e bocciando, a maggio scorso in commissione Giustizia, in due giorni consecutivi, due diversi tentativi di mediazione cui ostinatamente aveva lavorato la deputata del Pd.
La prova non sarà certo più facile delle precedenti: dopo lo stop in Commissione, il Pd ha deciso comunque di portare in aula il testo Soro sul quale però pendono ben tre pregiudiziali di costituzionalità presentate da Udc, Lega e Pdl.
Se gli orientamenti dell’Aula rispecchieranno quelli delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali, si andrebbe verso una nuova ‘bocciatura’ del testo, che potrebbe slittare ulteriormente.
La relatrice di minoranza della proposta di legge, il deputato del Pd Anna Paola Concia, ha promosso un sit-in davanti a Montecitorio per le 15, in concomitanza dei lavori dell’Assemblea (che inizierà ad esaminare il testo alle 16).
Concia ha lanciato un ultimo appello ai deputati: "Mi auguro fortemente che i miei colleghi deputati non si vogliano nascondere dietro le pregiudiziali di costituzionalità presentate dal Pdl, Lega e Udc, per non affrontare il tema della violenza omofobica e transfobica che è ormai diventata una vera e propria emergenza nazionale, perché figlia della paura del diverso. Dopo l’attentato a sfondo intollerante in Norvegia, l’approvazione della legge contro l’omofobia e la transfobia diventa quanto mai urgente; ormai è evidente il ruolo fondamentale della politica nel costruire gli anticorpi contro la cultura della violenza e dell’odio".
"Occorre ripartire dal testo bocciato in Commissione Giustizia e che abbiamo ripresentato come emendamento, per dare un segnale al paese: il Parlamento italiano deve chiarire, una volta per tutte, se sta dalla parte dei violenti o delle vittime", ha aggiunto Concia.
Il testo è sostenuto con forza da Anna Paola Concia ma osteggiato da una maggioranza trasversale, che lo ha affossato nell’ottobre del 2009 approvando le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’Udc e bocciando, a maggio scorso in commissione Giustizia, in due giorni consecutivi, due diversi tentativi di mediazione cui ostinatamente aveva lavorato la deputata del Pd.
La prova non sarà certo più facile delle precedenti: dopo lo stop in Commissione, il Pd ha deciso comunque di portare in aula il testo Soro sul quale però pendono ben tre pregiudiziali di costituzionalità presentate da Udc, Lega e Pdl.
Se gli orientamenti dell’Aula rispecchieranno quelli delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali, si andrebbe verso una nuova ‘bocciatura’ del testo, che potrebbe slittare ulteriormente.
La relatrice di minoranza della proposta di legge, il deputato del Pd Anna Paola Concia, ha promosso un sit-in davanti a Montecitorio per le 15, in concomitanza dei lavori dell’Assemblea (che inizierà ad esaminare il testo alle 16).
Concia ha lanciato un ultimo appello ai deputati: "Mi auguro fortemente che i miei colleghi deputati non si vogliano nascondere dietro le pregiudiziali di costituzionalità presentate dal Pdl, Lega e Udc, per non affrontare il tema della violenza omofobica e transfobica che è ormai diventata una vera e propria emergenza nazionale, perché figlia della paura del diverso. Dopo l’attentato a sfondo intollerante in Norvegia, l’approvazione della legge contro l’omofobia e la transfobia diventa quanto mai urgente; ormai è evidente il ruolo fondamentale della politica nel costruire gli anticorpi contro la cultura della violenza e dell’odio".
"Occorre ripartire dal testo bocciato in Commissione Giustizia e che abbiamo ripresentato come emendamento, per dare un segnale al paese: il Parlamento italiano deve chiarire, una volta per tutte, se sta dalla parte dei violenti o delle vittime", ha aggiunto Concia.
Il testo è sostenuto con forza da Anna Paola Concia ma osteggiato da una maggioranza trasversale, che lo ha affossato nell’ottobre del 2009 approvando le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’Udc e bocciando, a maggio scorso in commissione Giustizia, in due giorni consecutivi, due diversi tentativi di mediazione cui ostinatamente aveva lavorato la deputata del Pd.
La prova non sarà certo più facile delle precedenti: dopo lo stop in Commissione, il Pd ha deciso comunque di portare in aula il testo Soro sul quale però pendono ben tre pregiudiziali di costituzionalità presentate da Udc, Lega e Pdl.
Se gli orientamenti dell’Aula rispecchieranno quelli delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali, si andrebbe verso una nuova ‘bocciatura’ del testo, che potrebbe slittare ulteriormente.
La relatrice di minoranza della proposta di legge, il deputato del Pd Anna Paola Concia, ha promosso un sit-in davanti a Montecitorio per le 15, in concomitanza dei lavori dell’Assemblea (che inizierà ad esaminare il testo alle 16).
Concia ha lanciato un ultimo appello ai deputati: "Mi auguro fortemente che i miei colleghi deputati non si vogliano nascondere dietro le pregiudiziali di costituzionalità presentate dal Pdl, Lega e Udc, per non affrontare il tema della violenza omofobica e transfobica che è ormai diventata una vera e propria emergenza nazionale, perché figlia della paura del diverso. Dopo l’attentato a sfondo intollerante in Norvegia, l’approvazione della legge contro l’omofobia e la transfobia diventa quanto mai urgente; ormai è evidente il ruolo fondamentale della politica nel costruire gli anticorpi contro la cultura della violenza e dell’odio".
"Occorre ripartire dal testo bocciato in Commissione Giustizia e che abbiamo ripresentato come emendamento, per dare un segnale al paese: il Parlamento italiano deve chiarire, una volta per tutte, se sta dalla parte dei violenti o delle vittime", ha aggiunto Concia.
Il testo è sostenuto con forza da Anna Paola Concia ma osteggiato da una maggioranza trasversale, che lo ha affossato nell’ottobre del 2009 approvando le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’Udc e bocciando, a maggio scorso in commissione Giustizia, in due giorni consecutivi, due diversi tentativi di mediazione cui ostinatamente aveva lavorato la deputata del Pd.
La prova non sarà certo più facile delle precedenti: dopo lo stop in Commissione, il Pd ha deciso comunque di portare in aula il testo Soro sul quale però pendono ben tre pregiudiziali di costituzionalità presentate da Udc, Lega e Pdl.
Se gli orientamenti dell’Aula rispecchieranno quelli delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali, si andrebbe verso una nuova ‘bocciatura’ del testo, che potrebbe slittare ulteriormente.
La relatrice di minoranza della proposta di legge, il deputato del Pd Anna Paola Concia, ha promosso un sit-in davanti a Montecitorio per le 15, in concomitanza dei lavori dell’Assemblea (che inizierà ad esaminare il testo alle 16).
Concia ha lanciato un ultimo appello ai deputati: "Mi auguro fortemente che i miei colleghi deputati non si vogliano nascondere dietro le pregiudiziali di costituzionalità presentate dal Pdl, Lega e Udc, per non affrontare il tema della violenza omofobica e transfobica che è ormai diventata una vera e propria emergenza nazionale, perché figlia della paura del diverso. Dopo l’attentato a sfondo intollerante in Norvegia, l’approvazione della legge contro l’omofobia e la transfobia diventa quanto mai urgente; ormai è evidente il ruolo fondamentale della politica nel costruire gli anticorpi contro la cultura della violenza e dell’odio".
"Occorre ripartire dal testo bocciato in Commissione Giustizia e che abbiamo ripresentato come emendamento, per dare un segnale al paese: il Parlamento italiano deve chiarire, una volta per tutte, se sta dalla parte dei violenti o delle vittime", ha aggiunto Concia.
Il testo è sostenuto con forza da Anna Paola Concia ma osteggiato da una maggioranza trasversale, che lo ha affossato nell’ottobre del 2009 approvando le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’Udc e bocciando, a maggio scorso in commissione Giustizia, in due giorni consecutivi, due diversi tentativi di mediazione cui ostinatamente aveva lavorato la deputata del Pd.
La prova non sarà certo più facile delle precedenti: dopo lo stop in Commissione, il Pd ha deciso comunque di portare in aula il testo Soro sul quale però pendono ben tre pregiudiziali di costituzionalità presentate da Udc, Lega e Pdl.
Se gli orientamenti dell’Aula rispecchieranno quelli delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali, si andrebbe verso una nuova ‘bocciatura’ del testo, che potrebbe slittare ulteriormente.
La relatrice di minoranza della proposta di legge, il deputato del Pd Anna Paola Concia, ha promosso un sit-in davanti a Montecitorio per le 15, in concomitanza dei lavori dell’Assemblea (che inizierà ad esaminare il testo alle 16).
Concia ha lanciato un ultimo appello ai deputati: "Mi auguro fortemente che i miei colleghi deputati non si vogliano nascondere dietro le pregiudiziali di costituzionalità presentate dal Pdl, Lega e Udc, per non affrontare il tema della violenza omofobica e transfobica che è ormai diventata una vera e propria emergenza nazionale, perché figlia della paura del diverso. Dopo l’attentato a sfondo intollerante in Norvegia, l’approvazione della legge contro l’omofobia e la transfobia diventa quanto mai urgente; ormai è evidente il ruolo fondamentale della politica nel costruire gli anticorpi contro la cultura della violenza e dell’odio".
"Occorre ripartire dal testo bocciato in Commissione Giustizia e che abbiamo ripresentato come emendamento, per dare un segnale al paese: il Parlamento italiano deve chiarire, una volta per tutte, se sta dalla parte dei violenti o delle vittime", ha aggiunto Concia.
Il testo è sostenuto con forza da Anna Paola Concia ma osteggiato da una maggioranza trasversale, che lo ha affossato nell’ottobre del 2009 approvando le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’Udc e bocciando, a maggio scorso in commissione Giustizia, in due giorni consecutivi, due diversi tentativi di mediazione cui ostinatamente aveva lavorato la deputata del Pd.
La prova non sarà certo più facile delle precedenti: dopo lo stop in Commissione, il Pd ha deciso comunque di portare in aula il testo Soro sul quale però pendono ben tre pregiudiziali di costituzionalità presentate da Udc, Lega e Pdl.
Se gli orientamenti dell’Aula rispecchieranno quelli delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali, si andrebbe verso una nuova ‘bocciatura’ del testo, che potrebbe slittare ulteriormente.
La relatrice di minoranza della proposta di legge, il deputato del Pd Anna Paola Concia, ha promosso un sit-in davanti a Montecitorio per le 15, in concomitanza dei lavori dell’Assemblea (che inizierà ad esaminare il testo alle 16).
Concia ha lanciato un ultimo appello ai deputati: "Mi auguro fortemente che i miei colleghi deputati non si vogliano nascondere dietro le pregiudiziali di costituzionalità presentate dal Pdl, Lega e Udc, per non affrontare il tema della violenza omofobica e transfobica che è ormai diventata una vera e propria emergenza nazionale, perché figlia della paura del diverso. Dopo l’attentato a sfondo intollerante in Norvegia, l’approvazione della legge contro l’omofobia e la transfobia diventa quanto mai urgente; ormai è evidente il ruolo fondamentale della politica nel costruire gli anticorpi contro la cultura della violenza e dell’odio".
"Occorre ripartire dal testo bocciato in Commissione Giustizia e che abbiamo ripresentato come emendamento, per dare un segnale al paese: il Parlamento italiano deve chiarire, una volta per tutte, se sta dalla parte dei violenti o delle vittime", ha aggiunto Concia.
Il testo è sostenuto con forza da Anna Paola Concia ma osteggiato da una maggioranza trasversale, che lo ha affossato nell’ottobre del 2009 approvando le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’Udc e bocciando, a maggio scorso in commissione Giustizia, in due giorni consecutivi, due diversi tentativi di mediazione cui ostinatamente aveva lavorato la deputata del Pd.
La prova non sarà certo più facile delle precedenti: dopo lo stop in Commissione, il Pd ha deciso comunque di portare in aula il testo Soro sul quale però pendono ben tre pregiudiziali di costituzionalità presentate da Udc, Lega e Pdl.
Se gli orientamenti dell’Aula rispecchieranno quelli delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali, si andrebbe verso una nuova ‘bocciatura’ del testo, che potrebbe slittare ulteriormente.
La relatrice di minoranza della proposta di legge, il deputato del Pd Anna Paola Concia, ha promosso un sit-in davanti a Montecitorio per le 15, in concomitanza dei lavori dell’Assemblea (che inizierà ad esaminare il testo alle 16).
Concia ha lanciato un ultimo appello ai deputati: "Mi auguro fortemente che i miei colleghi deputati non si vogliano nascondere dietro le pregiudiziali di costituzionalità presentate dal Pdl, Lega e Udc, per non affrontare il tema della violenza omofobica e transfobica che è ormai diventata una vera e propria emergenza nazionale, perché figlia della paura del diverso. Dopo l’attentato a sfondo intollerante in Norvegia, l’approvazione della legge contro l’omofobia e la transfobia diventa quanto mai urgente; ormai è evidente il ruolo fondamentale della politica nel costruire gli anticorpi contro la cultura della violenza e dell’odio".
"Occorre ripartire dal testo bocciato in Commissione Giustizia e che abbiamo ripresentato come emendamento, per dare un segnale al paese: il Parlamento italiano deve chiarire, una volta per tutte, se sta dalla parte dei violenti o delle vittime", ha aggiunto Concia.
Il testo è sostenuto con forza da Anna Paola Concia ma osteggiato da una maggioranza trasversale, che lo ha affossato nell’ottobre del 2009 approvando le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’Udc e bocciando, a maggio scorso in commissione Giustizia, in due giorni consecutivi, due diversi tentativi di mediazione cui ostinatamente aveva lavorato la deputata del Pd.
La prova non sarà certo più facile delle precedenti: dopo lo stop in Commissione, il Pd ha deciso comunque di portare in aula il testo Soro sul quale però pendono ben tre pregiudiziali di costituzionalità presentate da Udc, Lega e Pdl.
Se gli orientamenti dell’Aula rispecchieranno quelli delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali, si andrebbe verso una nuova ‘bocciatura’ del testo, che potrebbe slittare ulteriormente.
La relatrice di minoranza della proposta di legge, il deputato del Pd Anna Paola Concia, ha promosso un sit-in davanti a Montecitorio per le 15, in concomitanza dei lavori dell’Assemblea (che inizierà ad esaminare il testo alle 16).
Concia ha lanciato un ultimo appello ai deputati: "Mi auguro fortemente che i miei colleghi deputati non si vogliano nascondere dietro le pregiudiziali di costituzionalità presentate dal Pdl, Lega e Udc, per non affrontare il tema della violenza omofobica e transfobica che è ormai diventata una vera e propria emergenza nazionale, perché figlia della paura del diverso. Dopo l’attentato a sfondo intollerante in Norvegia, l’approvazione della legge contro l’omofobia e la transfobia diventa quanto mai urgente; ormai è evidente il ruolo fondamentale della politica nel costruire gli anticorpi contro la cultura della violenza e dell’odio".
"Occorre ripartire dal testo bocciato in Commissione Giustizia e che abbiamo ripresentato come emendamento, per dare un segnale al paese: il Parlamento italiano deve chiarire, una volta per tutte, se sta dalla parte dei violenti o delle vittime", ha aggiunto Concia.
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