Silvio Berlusconi ha voluto fare chiarezza con una nota diramata da Palazzo Chigi: il governo continua a lavorare e ha cose urgenti da fare, fisco, giustizia e riforma istituzionale. Per ora quindi sul tavolo di lavoro del presidente del Consiglio non c’è la legge elettorale. Eppure se ne parla molto in questi giorni sotto il cielo della politica, soprattutto dopo il milione e più di firme raccolte per il referendum che chiede proprio questo, di abolire il Porcellum di Calderoli. Qualcuno dice che non sarebbe la panacea di tutti i mali, perchè si tornerebbe al Mattarellum, che già aveva provocato non pochi danni, anche per ciò che riguarda la stabilità dei governi; qualcun altro addirittura paventa (?) il blocco del referendum da parte della Corte Costituzionale, perchè l’abrogazione in questo caso potrebbe lasciare una pericolosa vacatio legislativa: insomma, il cammino è in salita, a quanto pare.
Intanto si accende il dibattito, e anche in questo caso il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, fa un po’ da arbitro, ed invita comunque a prendere il toro per le corna e affrontare il tema al più presto perchè il voto con l’attuale legge elettorale non assicura il contatto diretto fra Parlamento ed elettori, prevedendo le liste ‘blindate’ nelle quali vengono inseriti personaggi nominati dalle segreterie di partito.
L’inserimento delle preferenze è l’opzione sostenuta da molti: Formigoni ha dichiarato che il porcellum diverrebbe un "perfettellum" con il semplice inserimento delle preferenze. Anche Pier Ferdinando Casini punta da sempre sulle preferenze; e Angelino Alfano, segretario politico del PdL, negli ultimi tempi parla di preferenze per garantire un rapporto più diretto fra eletto ed elettore. Con questa mossa l’ex Guardasigilli punta anche a riavvicinare il proprio partito all’Udc, in vista delle prossime elezioni politiche.
A proposito di sistema elettorale, forse non tutti i lettori sanno che all’estero gli italiani nel mondo dal 2006 votano con il sistema delle preferenze. Lo ricorda Massimo Romagnoli, esponente del PdL e presidente del Movimento delle Libertà, che in un suo recente intervento spiega perchè anche in Italia le preferenze potrebbero essere la soluzione giusta: "Ricordando che dal 2006 gli italiani nel mondo votano con le preferenze", è giusto sottolineare che il segretario politico del PdL, Angelino Alfano, "ha detto a più riprese che il limite dell’attuale legge elettorale è soprattutto la ‘lista bloccata’ (pare che sia stata un’idea di Fini!), che con il porcellum fa entrare nel Palazzo i nominati, e non gli eletti; ripristinare le preferenze, quindi, risolverebbe tutti i dubbi dei cittadini al riguardo, e si potrebbe provvedere immediatamente alla modifica, senza perdere tempo e denaro con nuove tornate referendarie".
Insomma, la legge elettorale fa discutere sia a destra che a sinistra. Proprio nel Pd le acque sono assai increspate: sul referendum, ha accusato Parisi, Bersani ha sbagliato linea politica, non appoggiando la raccolta delle firme e non firmando lui stesso. A Bersani il ritorno al mattarellum non piace. Ma non piace, tornando a destra, nemmeno a Renata Polverini, presidente della Regione Lazio: "E’ evidente che un milione e duecentomila firme sono tante e questo va tenuto nella giusta e dovuta considerazione da parte di chi e’ al governo, ma anche da parte delle forze di opposizione. I cittadini chiedono semplicemente di poter di nuovo scegliere chi li rappresenta in Parlamento. Se c’è la forza di tutto il Parlamento tutto per dare questa risposta, forse il referendum si puo’ evitare senza creare un vuoto normativo. Mi auguro che ci si muova in questa direzione".
Le parole della Polverini tornano a mettere in evidenza il pericolo del vuoto legislativo, e ci sembrano le più appropriate: i tecnicismi non interessano la gente, soprattutto in questo momento storico, in cui ha da pensare a come sbarcare il lunario; il nodo da sciogliere è solo uno, inutile ricamarci su: si torni alle preferenze e si faccia in fretta. Riusciranno i nostri eroi a deporre le armi e a far passare un emendamento condiviso? Anche da qui si può capire come va il mondo… della politica!
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