In questi giorni il MAIE ha depositato degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2018 in Commissione al Senato. Così hanno annunciato il Senatore Claudio Zin e l’on. Ricardo Merlo, in una nota congiunta, invitando gli eletti all’estero di tutti gli schieramenti politici a sostenerli.
“Nonostante tutto il nostro impegno e le nostre battaglie MAIE, a livello parlamentare ed extra-parlamentare – scrivono Zin e Merlo – anche questa legge di bilancio 2018 non garantisce al cosiddetto Sistema Italia all’estero risorse adeguate per risollevarne le sorti dopo i devastanti tagli subiti nell’ultimo decennio”.
Nella nota si legge che tra le proposte emendative presentate dal MAIE in Commissione, l’intervento più urgente riguarda la creazione di un Fondo, destinato al miglioramento dei servizi consolari, pari a 96 milioni di euro, corrispondenti alla diminuzione delle risorse dovute dal 2008 ad oggi.
“L’emendamento – spiega l’on Merlo – istituisce a decorrere dal 2018, un Fondo pari a 96 milioni di euro destinato al miglioramento dei servizi consolari, la cui ripartizione avviene tramite distribuzione proporzionale ai consolati stessi, in base al numero di italiani residenti all’estero in ogni circoscrizione consolare. La cifra di 96 milioni di euro non è casuale: è stata calcolata in base alla diminuzione delle risorse dal 2008 ad oggi, corrispondenti alla riduzione di circa 1000 unità tra contrattisti e impiegati di ruolo, e sebbene sembri una cifra importante, rappresenta solo lo 0,019% della spesa pubblica italiana (cioè una somma insignificante per il bilancio dello stato.)
“Siamo, poi, intervenuti – spiega il Senatore Claudio Zin – con un altro emendamento per eliminare l’IMU sulla prima casa, che viene ancora pagata da una parte dei connazionali residenti all’estero – i non pensionati – unici in Italia. Infine – continua il Senatore Zin – chiediamo, con un altro emendamento, di raddoppiare le risorse finanziarie stanziate dalla precedente legge di bilancio 2017 e destinate alla cultura e alla lingua italiana all’estero, al fine di potenziare uno dei principali strumenti di cui dispone il nostro Paese, che riveste un ruolo di interesse prioritario per la politica estera italiana. In particolare, abbiamo chiesto di istituire un fondo per il potenziamento della promozione della cultura e della lingua italiane all’estero, con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro per l’anno 2017, di 30 milioni di euro per l’anno 2018 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020”.
“Con i fondi attualmente a disposizione non può essere garantito, in maniera adeguata, il funzionamento del Sistema Italia all’estero e la situazione finanziaria e organizzativa di tutta la rete consolare continua ad essere insostenibile. Inoltre – ha aggiunto il Vicepresidente del MAIE Sen. Claudio Zin – è assurdo che persista una discriminazione nei confronti dei nostri connazionali (i residenti all’estero non pensionati) che sono gli unici in Italia a pagare ancora la tassa sulla prima casa. Gli emendamenti del MAIE sono pertanto finalizzati a risolvere almeno in parte le criticità evidenziate in quello che noi chiamiamo Sistema Italia all’estero ed è per questo che crediamo – e invitiamo – gli eletti all’estero di tutti gli schieramenti a sostenere gli emendamenti presentati dal MAIE”.
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