C’è anche e soprattutto il tema cannabis tra quelli al centro di una nuova campagna di Arci Emilia-Romagna nei prossimi mesi, con incontri e approfondimenti nei circoli emiliano-romagnoli dell’associazione (che in tutto sono 800). Lo annuncia lo stesso presidente regionale di Arci, Massimo Maisto, che mostra tra l’altro di non capire in merito i ‘no’ che affiorano anche nel Pd: “Tanti Stati nel mondo ormai, degli Usa e non solo, hanno sviluppato da anni diversi percorsi in merito, di legalizzazione o sperimentazione, così come la Germania o persino l’Onu, che dice basta alla guerra alla droga perché non funziona. Per questo, troviamo incredibili le posizioni proibizioniste nel centrosinistra” e nel Pd, che tuttora affiorano e tengono banco, anche se la linea generale (anti-proibizionista), ricorda Maisto, la segretaria nazionale Elly Schlein l’ha già indicata.
“Infatti, la linea maggioritaria – continua il presidente di Arci Emilia-Romagna – va nella direzione che noi sosteniamo. Da parte nostra, vorremmo mettere a disposizione i nostri locali e i nostri spazi per parlarne sulla base di numeri e dati, non solo di opinioni. Anche se a giugno si vota per le europee non è tutto fermo, non è tutto campagna elettorale: non si può bloccare il dibattito solo perché ‘ti devi schierare’. Così, le riforme non si fanno”. E si rammarica ancora guardando ‘in casa’ Maisto, in conclusione: “A sinistra, a volte, anche su questo ambito si confonde il sano riformismo con l’inseguire i temi cari alla destra. C’è una sudditanza psicologica, forse, che a volte si nota. Nella nostra regione non è così, comunque, e le condizioni per poter portare avanti riforme positive nel territorio ci sono”, cannabis inclusa.
Rimarca infatti Maisto: “Se ne dovrebbe parlare molto, secondo noi: l’idea di proibire e punire non funziona, ribadiamo, e vorremmo offrire il nostro contributo al dibattito. Non si tratta soltanto di sostenere a riguardo la nostra linea politica, che è molto chiara, ma offrire anche strumenti di confronto e di informazione”. Oltre al proibizionismo, Arci Emilia-Romagna nel corso dei prossimi seminari affronterà anche un’altra questione molto di attualità, il salario minimo, “per il quale abbiamo già aderito a tutte le manifestazioni a sostegno che si sono tenute finora”, conclude Maisto.